Coop carni e licenziamenti, la Regione porta il caso in procura

La giunta: «Non possiamo tollerare situazioni di illegalità»

Una manifestazione legata al settore carni

Una manifestazione legata al settore carni

Modena, 2 dicembre 2017 - Troppe zone d’ombra per la vicenda delle cooperative Work Service e Ilia D.a che hanno deciso di licenziare 127 lavoratori dopo il recesso dell’appalto con la Castelfrigo, la Regione Emilia-Romagna vuole inviare una serie di documenti alla Procura di Modena e ha già incaricato un legale per seguire la questione. La giunta ha incaricato un legale e sono già stati presi contatti con la procura modenese a cui nelle prossime ore verrà inoltrato il materiale da cui emergono forti dubbi sulla regolarità della gestione dei rapporti sociali all’interno delle due cooperative, oltre alle denunce arrivate in Regione da sindacati e lavoratori. E si è concordato che lo stesso verrà fatto con qualsiasi altro documento dovesse emergere nel prosieguo della vertenza. «Non possiamo tollerare situazioni di illegalita’, o comunque di non rispetto delle norme e dei diritti delle persone e dei lavoratori- chiariscono il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Attivita’ produttive, Palma Costi-, soprattutto in una regione dove si e’ sempre cercato di associare crescita e qualita’ del lavoro. Per questo abbiamo incaricato un legale per portare avanti le eventuali azioni con la Magistratura e avviato una interlocuzione con la procura di Modena». La decisione della Regione arriva dopo l’ultimo tavolo regionale di salvaguardia occupazionale, tenutosi a Bologna il 24 novembre scorso, quando i due presidenti delle coop, Mauro Verme della Workservice e Giampietro Ertiani della Ilia D.A., non hanno saputo dare alcuna risposta sull’operato delle aziende, in particolare rispetto alle procedure interne che hanno portato al cambio dei vertici e alla decisione di avviare il licenziamento di tutti i soci-lavoratori.