"Chiusi in uno stanzino dai vigilantes della Coop con i nostri bambini"

La denuncia di una coppia: nessun furto accertato

Avevano usato il salvatempo (Foto Fiocchi)

Avevano usato il salvatempo (Foto Fiocchi)

​Modena, 30 ottobre 2016 - La 'spesona’ della domenica: un classico. Marito, moglie, due figli piccoli e un carrello bello pieno. A un tratto, però, succede quello che non ti aspetti: due vigilantes fermano la coppia e i bimbi e li portano in uno stanzino. Ci rimarranno – incredibile ma vero – per due ore. «E sarà loro impedito di uscire», riferiscono i testimoni presenti.

E’ successo qualche giorno fa al centro commerciale Coop Grandemilia. La dinamica: i due coniugi pagano la spesa usando il sistema ‘Salvatempo’. Chi lo utilizza sa che si tratta di quella ‘pistola’ che scansiona i codici a barre e consente dunque di pagare senza l’aiuto di una tradizionale cassiera. Capita, a volte, che chi usa il Salvatempo venga fermato per una rilettura. Ed è proprio quello che succede alla coppia, che viene messa ‘nel mirino’ da due vigilantes perché – sostengono le guardie – il marito avrebbe addentato un pezzo di erbazzone (6.50 euro) senza pagarlo. Gli addetti chiedono all’uomo di seguirli in uno stanzino che si trova poco lontano, ma già nella galleria commerciale e non dentro all’ipermercato (dove finisce, in teoria, la giurisdizione di Coop). Perché? Vogliono effettuare la rilettura della spesa. Il conteggio non riserva sorprese: il valore dei prodotti nel carrello è uguale a quello dichiarato nello scontrino, e cioè 160 euro.

A quel punto succede qualcosa. «Ho chiesto di andare in bagno – racconta la donna –, ma mi hanno detto che avrei dovuto lasciare il passeggino con mio figlio lì». Il marito, comprensibilmente, si arrabbia, i toni si alzano. Si decide di chiamare i carabinieri, «ma nell’attesa – spiega Vincenzo Paldino, presidente dell’associazione di consumatori U.Di.Con. che, per un caso fortunato, si trovava a pochi metri di distanza – alla coppia viene proibito di uscire. E – aggiunge – solo in seguito alle proteste dei cittadini presenti all’interno della galleria i bambini vengono ‘lasciati andare’ e vigilati poco lontano da una funzionaria di Coop senza la presenza dei genitori». La coppia, per mezzo dell’associazione, ha inviato una lettera di diffida a Coop Alleanza 3.0 e all’Ipercoop Grandemilia per denunciare quanto accaduto. Nel testo l’U.Di.Con. parla di «gravissima condotta del personale addetto alla vigilanza» e di «fermo ingiustificato e illegittimo». Fermo che «può essere inquadrato a tutti gli effetti quale sequestro di persona, dal momento che gli operatori non possono effettuare operazioni di polizia di questo tipo». Paldino fa notare anche che «il fermo avveniva fuori dai locali di Coop» e che «i carabinieri non riscontravano i presupposti per procedere alla denuncia per appropriazione indebita». Senza contare, chiude, che l’associazione «ha già denunciato in passato comportamenti oltraggiosi della vigilanza».

Dal canto suo Coop ha fatto sapere che «al momento sono in corso verifiche per accertare che tutto sia stato fatto come da prassi e che l’utilizzo di quella sala – non stanzino, tengono a precisare – è in realtà volto a tutelare la privacy di chi viene controllato».