Corruzione in ateneo, interdetta una docente modenese

Maria Cecilia Fregni è tra i 22 professori interdetti in tutta Italia nell'inchiesta sui concorsi truccati della procura di Firenze

La Finanza in azione

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Modena, 25 settembre - C'è anche una docente modenese di diritto tributario, Maria Cecilia Fregni, tra i 22 professori interdetti in tutta Italia  a seguito dell'inchiesta sui concorsi truccati  della procura di Firenze. La docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, risulta infatti tra i nomi che sono emersi nell’inchiesta  dove si ipotizza un “sistema di accordi corruttivi tra professori di diritto tributario finalizzato a rilasciare le abilitazioni all’insegnamento con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi”.

Tra gli arrestati, sette in tutta Italia, c'è il professor Adriano Di Pietro insegnante di diritto tributario e finanziario all'Università di Bologna.

Secondo quanto emerso, intercettazioni eseguite nel corso delle indagini condotte dalla guardia di finanza, che hanno portato all'arresto di 7 docenti, tra i commissari vigeva un 'patto', un accordo per scambiarsi reciprocamente i voti e favorire i candidati 'sponsorizzati' da ciascuno. Delle intercettazioni lo proverebbero. "Non è che non sei idoneo... Non rientri nel patto", questa la frase, secondo quanto si legge nelle carte dell'inchiesta, che un ricercatore dell'Università di Firenze, la cui denuncia ha fatto scattare le indagini, si sarebbe sentito rivolgere da un docente dell'Ateneo fiorentino, che lo invitava a ritirarsi dal concorso, il cui superamento è necessario per l'accesso ai bandi da docente di prima e seconda fascia.

Tra gli indagati figura anche l'ex ministro Augusto Fantozzi, che ha diretto vari dicasteri tra il 1995 e il 1998 (ministro delle Finanze nel governo Dini e di ministro del Commercio con l'estero nel primo governo Prodi). Per Fantozzi, anche lui docente di diritto tributario, i pm Paolo Barlucchi e Luca Turco hanno chiesto l'interdizione e il gip, Antonio Pezzuti, si è riservato la decisione all'esito dell'interrogatorio, che verrà fissato nei prossimi giorni.