Investito e ucciso mentre fa jogging, il guidatore era ubriaco / FOTO

Davide Cantarelli, 48 anni, titolare della Redmark di Carpi, aveva la passione per le maratone. Gli amici increduli: "Un uomo speciale, con un grande cuore"

L’auto ribatalta nel fossato e, accanto, la vittima Davide Cantarelli. Aveva 48 anni ed era titolare della Redmark

L’auto ribatalta nel fossato e, accanto, la vittima Davide Cantarelli. Aveva 48 anni ed era titolare della Redmark

Carpi (Modena), 19 gennaio 2018 - Travolto e ucciso da un ubriaco al volante mentre faceva jogging. Una passione che aveva spinto Davide Cantarelli a partecipare a tantissime maratone, da New York a Berlino. La notizia si è diffusa rapidamente fin dalle prime ore di ieri mattina e ha lasciato sgomente le tantissime persone che lo conoscevano e stimavano.

Cantarelli, 47enne di Carpi, titolare della Redmark, una delle ditte di labelling più importanti della zona, non ce l’ha fatta: è morto mercoledì sera prima di arrivare all’ospedale di Baggiovara, per le lesioni riportate, tra cui lo sfondamento della gabbia toracica. Solo poche ore prima, alle 19.50, stava facendo jogging lungo via Rossellini, zona Tre Ponti, come tutti i giorni. Davide non era uno ‘sprovveduto’ al riguardo: era dotato del giubbino catarifrangente, della torcia al petto e delle scarpe parimenti con i catarifrangenti. Secondo le ricostruzioni, il 47enne stava correndo in direzione del passaggio a livello, quando, all’altezza del civico 25, dove la strada è rettilinea, sulla stessa corsia di marcia, una Fiat Punto diretta però verso via Cavata ha iniziato ad uscire dalla sede stradale, sbandando sempre più verso destra, ossia verso l’uomo.

Presumibilmente Cantarelli, d’istinto, si è buttato nel fossato che costeggia la strada: anche l’auto però è finita nel fosso, e qui ha urtato l’uomo frontalmente, per poi cappottarsi su se stessa. Al volante c’era il 43enne, O.G, di San Prospero (inizialmente si era diffusa la voce che a bordo fossero in due). L’automobilista è uscito dalla vettura aprendo il baule, presentando un evidente stato di alterazione alcolica, poi confermata dagli esami: è risultato avere un tasso molto oltre il limite consentito. Il che aggrava la sua posizione; all’automobilista verrà contestato l’omicidio stradale. I primi soccorsi sono stati prestati da un automobilista-testimone dell’incidente.

Le condizioni del pedone sono parse da subito molto gravi: in tarda serata la triste notizia. Cantarelli lascia la figlia Linda, 10 anni, la compagna Alessia e il figlio della compagna Carlo Alberto Valisnieri, 23 anni. L’intera città è sotto choc: Davide era una persona molto conosciuta e amata, sia dal punto di vista umano che professionale.

«Mercoledì scorso eravamo a Pitti insieme – commenta stravolto un amico –. Abbiamo una chat di gruppo: stamattina (ieri per chi legge, ndr), diversamente da solito, era silenziosa, la cosa mi ha insospettivo. Poi la terribile scoperta». Padre, compagno, amico, sportivo e imprenditore: in ogni campo il sorriso e lo spirito buono di Davide hanno lasciato un segno.«Un amico la A maiuscola, da oltre 30 anni – prosegue Matteo Bigi –. Sempre disponibile, grande lavoratore; una parte di me che se n’è andata». «Ho perso un uomo speciale con un grande cuore, un fratello», chiosa un altro amico storico.