Modena, sniffano la droga del diavolo, due ragazzi in coma

A una festa hanno assunto scopolamina: un potente allucinogeno

Droga del diavolo, due ragazzi in coma a Modena

Droga del diavolo, due ragazzi in coma a Modena

Castelnuovo Rangone (Modena), 30 maggio 2017 - La chiamano ‘respiro del diavolo’ ma in termini tecnici è la scopolamina, un farmaco allucinogeno ottenuto da una pianta. «La sostanza è estremamente tossica e deve essere impiegata in dosi ridottissime – dicono gli esperti – L’overdose può causare delirio, allucinazione, paralisi, perdita di coscienza fino alla morte». Ecco perché i tre ragazzi che sabato sera l’hanno assunta durante una festa privata in una casa a Castelnuovo Rangone, paese sulle colline modenesi, stanno rischiando la vita in un letto d’ospedale. Due dei tre, in particolare, sono finiti in coma. Si trovano in terapia intensiva, e la prognosi è riservatissima.     I tre si sono sentiti male dopo una cena a cui hanno partecipato più persone e sono arrivati all’ospedale di Baggiovara, alle porte di Modena, in gravi condizioni: il più lucido è riuscito a spiegare ai medici che cosa avevano assunto, gli altri erano ormai in stato di incoscienza.   Non è chiaro se i malori gravi siano stati dovuti anche all’assunzione di altre sostanze o alcol, insomma non si sa se abbiano assunto un mix micidiale o solo la scopolamina. E per ora non è dato sapere neanche dove abbiano reperito la sostanza, nota anche come ‘droga dello stupro’: la polizia, che ha ricevuto subito la segnalazione dei medici, sta studiando le cosiddette tabelle degli stupefacenti per capire se la scopolamina possa essere considerata a tutti gli effetti una droga. In caso contrario, sarà difficile individuare un reato da perseguire. I ragazzi potrebbero averla comperata benissimo su internet.          Non appena il posto di polizia dell’ospedale ha ricevuto la segnalazione, è scattata un’indagine che si preannuncia già difficile. La polizia sentirà tutti i partecipanti alla cena. Saranno interrogati ad uno ad uno con l’obiettivo di scoprire da dove venga questa ‘roba’. Fondamentale in questo senso sarà la testimonianza del ragazzo ricoverato in condizioni meno gravi, l’unico che è riuscito a parlare coi medici e a metterli sulla strada giusta verso una possibile cura: gli altri due, per il momento, sono infatti in coma e quindi impossibilitati a parlare. I medici non hanno escluso danni cerebrali.