Viale Gramsci, scatta il maxi blitz e spunta 'il fumo' dai cespugli

Decine di agenti e cani antidroga in strada dopo le nostre segnalazioni

Un cane antidroga

Un cane antidroga

Modena, 23 settembre 2017 - Squadre del reparto prevenzione crimine della questura, personale dell’ufficio immigrazione, uomini della squadra mobile e della narcotici, oltre ad un nucleo della polizia cinofila. Ancora una volta viale Gramsci, le strade limitrofe e il parco XXII aprile sono state passate al setaccio dalle forze dell’ordine che non intendono mollare la morsa in una delle zone più critiche di Modena a causa soprattutto di spaccio di droga e prostituzione. Il blitz è scattato nel tardo pomeriggio di ieri ed ha visto in azione complessivamente una trentina di poliziotti. Diverse le persone controllate, tutti immigrati, la gran parte provenienti dall’Africa subsahariana. I controlli sono cominciati lungo viale Gramsci intorno alle 17.30 e la strada è stata battuta in tutta la sua lunghezza, cominciando dal fondo, dove finisce.

E’ stato qui, a ridosso di una piccola area verde che il fiuto infallibile del cane Yago, esperto nello scovare droga, ha permesso di rinvenire diversi involucri contenenti sostanza stupefacente, presumibilmente marjiuana anche se la droga deve essere ancora analizzata. Le piccole confezioni di droga erano nascoste sotto pietre e piante che delimitano il parchetto, a ridosso della rete che si affaccia sulla strada. Dove, per intenderci, più volte i residenti hanno segnalato il giro di ‘biciclette’ e i via vai di stranieri. Sicuramente erano state nascoste in attesa di essere prelevate dallo spacciatore per poi essere vendute, una volta presi i contatti con gli acquirenti. Gli agenti sono passati poi a controllare un negozio etnico, al centro già da tempo di proteste da parte dei cittadini a causa di degrado, irregolaritè e frequentazioni sospette. Per molti residenti, infatti, l’esercizio commerciale rappresenta il covo dei pusher e il luogo dove la sere si ‘ristorano’ a suo di birre. E guai ad avvicinarsi, o partono cori di minacce. I controlli si sono estesi successivamente al parco XXII aprile, quello dove con cadenza quasi giornaliera finisce in manette uno degli spacciatori di turno, volti oramai ‘famosi’ tra i vari cittadini che risiedono in zona. Tutta l’area di viale Gramsci e limitrofi è diventato orami un caso, inutile nasconderlo.

Zona ‘dificile’ da decenni negli ultimi anni la sua ‘fama’ è purtroppo peggiorata nonostante gli sforzi del Comune di ‘ripulire’ e rivitalizzare il vicino palazzo Errenord, anch’esso uno dei nodi della città per quanto riguarda lo spaccio di droga. Negli ultimi mesi il malcontento di tanti residenti, stanchi di assistere a scambi di droga per strada e assembramenti di persone a tutte le ore del giorno e della notte, è cresciuto a tal punto da dare vita ad un comitato che è sceso in strada, rispolverando le vecchie ‘ronde’. Il quartiere è un melting pot di razze , lingue, negozi. «La convivenza sarebbe possibile –- dicono tanti residenti – ma la criminalità quella no, quella è intollerabile».