Ferrari a noleggio, è guerra a Maranello

Multe e diffide, il fenomeno che fa discutere la città del Cavallino

Una Ferrari a noleggio in transito sulle strade di Maranello; da tempo in Comune si discute sul tema

Una Ferrari a noleggio in transito sulle strade di Maranello; da tempo in Comune si discute sul tema

Maranello (Modena), 19 settembre 2016 - Abusivismo, multe, diffide e controdiffide. La ‘guerra degli autonoleggiatori di Maranello’, come è stata definita da diversi protagonisti della vicenda, non accenna a fermarsi, ma procede sempre più celermente in un clima che definire teso potrebbe sembrare un eufemismo. Al riguardo non ha usato giri di parole il consigliere comunale Luca Barbolini, della lista civica Per Maranello, reduce dall’assemblea pubblica di poche sere fa nel corso della quale è stato trattato l’ostico tema comparso, giustamente, all’ordine del giorno: «Quella che sta avvenendo nei pressi del Museo Ferrari è una vera e propria guerra, che si divide in azioni legali ed azioni tutt’altro che legali».

Il regolamento varato sia dal sindaco Morini di Maranello che dal primo cittadino fioranese Tosi, il quale vieta l’attività dei promoter, non è però servito a frenare la pratica di promozione per alcune aziende di autonoleggio, ma solo a trovare nuovi escamotage. Proprio durante il consiglio, a cui erano presenti i comandanti dei vigili oltre ad una buona fetta della cittadinanza, si è parlato di questa nuova pratica, una sorta di abusivismo indiretto, per cui dei soggetti con indosso magliette riportanti la scritta ‘no abusivismo’ invitavano i turisti a noleggiare Ferrari da certe aziende piuttosto che da altre, oltre che prendere i soldi dei parcheggi, spettanti invece alle macchinette di erogazione.

Ma non è tutto, come ci spiega il consigliere Barbolini: «Il sindaco Morini ha inviato a tutti gli autonoleggiatori lettere di diffida in modo indistinto, sostenendo di essere al corrente di pratiche fuori dal regolamento. Qualcuno, chiamato in causa ingiustamente, ha risposto con una contro diffida. Quello che chiedo è il perchè non si trovi una soluzione equa ed efficace, siccome le regole attuali non fanno che danneggiare le aziende più periferiche, mentre gli autonoleggi nei pressi del Museo ne traggono beneficio».

Mentre gli avvocati procedono nelle battaglie legali, è un principio etico quello a cui Barbolini non può venir meno: «Il comune agendo in questo modo sta regolando il mercato, è questo è ingiusto: devono poter avere tutti le stesse opportunità, e nel rispetto della legge. Qualche possibilità c’è, basta metterle in atto».