Fila per stranieri nel locale, due giovani fanno denuncia

Abi Zar e Jeffrey Boateng si sono rivolti alla polizia

Abi Zar nel giorno della sua laurea in Giurisprudenza

Abi Zar nel giorno della sua laurea in Giurisprudenza

Modena, 17 gennaio 2017 - "Siamo stati in questura a denunciare questi episodi di discriminazione. Abbiamo raccontato i fatti, era importante andare fino in fondo".

Sembra esausto Abi Zar, il giovane modenese – ma da un anno vive a Londra – che due giorni fa ha denunciato su Facebook un episodio che, se confermato, sarebbe gravissimo: «In una discoteca della città volevano farmi entrare da un ingresso secondario». Il motivo? Abi è nero, e per questo il personale all’ingresso avrebbe scelto proprio lui in mezzo a cinque persone (la sua compagnia), lasciandolo di sasso.

Dicevamo che, raggiunto al telefono, il ragazzo, laureato in Giurisprudenza, ha risposto ‘col fiato corto’: in 48 ore si è ritrovato in mezzo alle autostrade mediatiche e, soprattutto, la sua denuncia ha generato una mole di commenti su Facebook difficile da gestire. Anche la popolare blogger Selvaggia Lucarelli ha ripostato il suo sfogo, facendo decollare ‘l’audience’.

Ieri Abi, come promesso, è andato a sporgere denuncia per l’accaduto. «Sono laureato in Giurisprudenza, sto facendo un master in Diritto internazionale a Londra e ho da sempre la voglia e la speranza di migliorare le cose combattendo anche e soprattutto le discriminazioni – ha scritto – Lasciare perdere avrebbe significato tradire tutto quello per cui ho lavorato finora, i miei principi e i valori per me sacri. Avrebbe significato dare forza a questo tipo di trattamento e di regole. Io, che pago per entrare in un luogo pubblico, non posso in un alcun modo essere soggetto a un atto di puro razzismo cosí ingiustificato e umiliante. Lotteró in ogni modo legale possibile per far sí che chi abbia pensato una regola del genere non possa piú farlo. Non può esistere!».

Davanti ai poliziotti, ieri, non c’era solo lui. Ha fatto denuncia, infatti, anche Jeffrey Malvin Owusu Boateng, 25 anni, pure lui ha frequentato l’università ed è italianissimo, per quanto sia originario del ghana e la sua pelle sia nera. Anche Jeffrey, domenica, ha voluto condividere con tutti, sull’onda della denuncia di Abi, la discriminazione di cui sarebbe stato vittima. Stesso locale, il Kyi di Baggiovara, stessa serata organizzata dallo staff Mo.Ma. Il suo racconto: «Era il 6 gennaio, ero nella fila dedicata alle liste insieme ad alcuni amici, ed è stato indicato a me e ad altre due persone di fare una fila definita esplicitamente, da uno della sicurezza, ‘per stranieri/extracomunitari’. Una fila nella quale, per entrare, bisognava pagare 25 euro invece che 15. Rimasti esterrefatti abbiamo chiesto spiegazioni alla sicurezza e ci hanno detto che era ‘la regola’. A quel punto ho chiamato un mio conoscente che lavora lì per avere delle delucidazioni, una telefonata che ha avuto, come esito, il nostro reintegro nella fila ‘normale’». Gli fa eco anche un altro ragazzo, che sempre su Facebook, racconta un altro presunto episodio discriminatorio: «Stesso locale. Prima ancora di poter aprire bocca per dire il nome della lista, dopo aver fatto la fila, mi scortano in un’altra mentre i miei amici passano tranquillamente. Mi dicono che devo pagare il prezzo intero. Mi domando se il problema siano i vestiti che indosso o l’età. Poi scopro in realtà che si tratta di discriminazione razziale, dovuta ad avvenimenti precedenti nel locale».