Agriturismo nel mirino di vandali, tagliati 90 ciliegi piantati un anno fa

Fiumalbo, al Borgo dei Celti: «Minaccia verso la nostra attività»

Simone Papanti, amministratore, e una delle piante di ciliegio tagliate

Simone Papanti, amministratore, e una delle piante di ciliegio tagliate

Fiumalbo (Modena), 21 giugno 2017 - Novanta piante di ciliegio tagliate alla base del tronco e fatte morire. È il terribile atto di vandalismo che si è verificato nei giorni scorsi nella proprietà dell’agriturismo ‘Il borgo dei Celti’, a Doccia di Fiumalbo.

Più che un atto vandalico, riferisce Simone Papanti, l’amministratore della società agricola, che ha piantato le 90 piante di ciliegio lo scorso anno insieme al socio Andrea Rossi, nel campo di proprietà di quest’ultimo, «si tratta di una vera e propria minaccia nei nostri confronti. Evidentemente la nostra attività dà fastidio a qualcuno».

Ma di sospetti, il titolare dell’agriturismo, non ne ha.

«Adesso, però, dopo quello che è successo – prosegue Papanti –, non possiamo più stare tranquilli neanche a casa nostra. Peraltro quassù, ai piedi del Cimone, siamo isolati».

Ad accorgersi del vandalismo sono stati i titolari del frutteto nei giorni scorsi. «Abbiamo iniziato a tagliare l’erba, e ci siamo accorti a poco a poco che le piante erano tutte tagliate. Non volevamo crederci».

Sabato scorso è stata sporta denuncia ai carabinieri. «Abbiamo stimato un danno di circa 3 mila euro – spiega Papanti –. Ma in realtà la perdita economica è molto più alta. Avevamo piantato le piante lo scorso anno. Dovremo rifare tutto. E perdiamo due anni di attività». Il titolare dell’agriturismo, residente nella provincia di Pisa, non si dà pace.

«Siamo venuti quassù a Doccia, ai piedi del Cimone, per la prima volta nel 1994 – racconta il signor Simone –. Siamo saliti da turisti. E ci siamo innamorati di queste montagne. Quindi abbiamo deciso di investire».

Nel 2010 è partita l’attività con alcuni B&B realizzati all’interno di fabbricati rurali acquistati da privati e ristrutturati. Poi lo scorso anno l’apertura dell’agriturismo ‘Borgo dei Celti’, con la piantumazione delle piante di ciliegio e di lamponi.

«Le piante attorno all’agriturismo non sono state toccate. Evidentemente chi è venuto sapeva che questa zona è video sorvegliata».

Mentre la devastazione è avvenuta in mezzo ettaro di terreno più a monte, lungo la strada sterrata che porta a Piancavallaro, a circa 500 metri in linea d’aria dalla struttura.

«Già 3 anni fa qualcuno ci rubò una turbina per la neve appena comprata. Adesso i ciliegi. Per fortuna abbiamo ricevuto tantissima solidarietà dai cittadini di Fiumalbo. Non vogliamo affatto colpevolizzare questo bellissimo paese per colpa di un singolo». Ma questo gesto non ha affatto scoraggiato il titolare.

«Ci hanno tagliato 90 piante? Ne pianteremo 180, il doppio. E per l’occasione organizzeremo una manifestazione grandissima».