Fonderie, c’è l’esposto: «Ora si faccia chiarezza»

La decisione durante l’ultimo incontro del comitato

Raccolta firme per le fonderie

Raccolta firme per le fonderie

Modena, 28 aprile 2017 - Primo esposto in vista per le Fonderie cooperative di Modena. In attesa di ottenere tutta la documentazione sullo stabilimento tramite l’accesso agli atti, il comitato ‘Respiriamo Aria Pulita’ ha deciso di rivolgersi alla Procura per la questione più urgente: le emissioni. La decisione è stata presa ieri sera durante una riunione, come sempre affollatissima, dei residenti della Madonnina. Incontro in cui l’avvocato Chiara Costetti è entrata nel merito dell’esposto che sarà rafforzato da una raccolta firme imminente, un po’ come fatto con l’istanza spedita recentemente a Muzzarelli, sottoscritta da oltre 600 cittadini.

«Ferma restando piena fiducia nelle istituzioni coinvolte – dice il legale – alle quali chiediamo ancora una volta di consentire la nostra partecipazione al tavolo di confronto con le fonderie così come promesso dal sindaco, abbiamo deciso di affidare alla procura le nostre preoccupazioni affinché possa essere esclusa ogni pericolosità per la salute di tutti gli abitanti».

Ma non finisce qui. Perché una volta analizzate le informazioni dell’accesso agli atti, le autorizzazioni e le eventuali segnalazioni alle autorità ambientali esistenti dal 2000 a oggi sullo stabilimento, non si esclude un’integrazione al primo esposto. Numerose le domande ancora senza risposta sulla vicenda, riprese nei giorni scorsi anche dai 5 Stelle con un’interrogazione ad hoc: ricordando una raccolta firme datata 2008, il movimento ha chiesto conto all’amministrazione delle (disattese) garanzie espresse dall’allora assessore Orlando sulla chiusura della fonderia entro 3/5 anni (la nuova data di cessazione è fissata ora per fine 2021).

I disagi denunciati dai residenti, in primis il problema degli odori, sono insomma un leit motiv che ricorre da anni, culminato negli ultimi mesi con un’esasperazione dei cittadini, compresa una lettera accorata dei genitori della scuola Barchetta alla Giunta. Non è un mistero, per esempio, che molte maestre preferiscano tenere i bambini in classe, quando gli odori nell’aria sono troppo forti. Arpae, Ausl e la stessa amministrazione hanno più volte rassicurato i residenti sui controlli e l’assenza di rischi per la salute, ma non è bastato a placare gli animi. Così come non è bastato l’annuncio di nuove misure da parte della proprietà, tra cui gli interventi sul sistema di aspirazione e abbattimento dei miasmi.