Incidente a Tarragona, Laura torna in Spagna per fare ricorso

Laura Ferrari, la studentessa rimasta ferita a bordo del bus che trasportava le universitarie in Erasmus, sta seguendo il processo

Laura Ferrari

Laura Ferrari

Modena, 16 novembre 2016 - «A mio parere ci sono state delle pressioni sul giudice perché archiviasse la vicenda due giorni prima dell’interrogatorio dell’autista, momento che tutti aspettavamo da otto mesi». Non ci sta Laura Ferrari, la studentessa modenese rimasta coinvolta nel tragico incidente del bus in Catalogna dove lo scorso marzo rimasero uccise 13 ragazze in Erasmus come lei. Seguirono settimane di operazioni e una lunga convalescenza che hanno permesso a Laura di tornare alla sua vita normale, nonostante l’incubo di quegli attimi resterà indelebile. E ora la giovane ha deciso di opporsi alla scelta del tribunale di Amposta vicino a Tarragona di archiviare la causa penale, sulla scia del ricorso presentato, sempre nelle ultime ore, dalle famiglie delle vittime italiane rappresentate dall’avvocato fiorentino Cinzia Zanaboni.

«In questi giorni – si limita a dire la Ferrari – sono in Spagna per seguire il processo da vicino. Oggi coi miei legali (ieri per chi legge, ndr) abbiamo ufficializzato la strada del ricorso». Nell’indagine condotta dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, aveva indicato che un colpo di sonno dell’ autista, denunciato per 13 omicidi ‘per imprudenza’, era la causa più probabile del dramma. Sempre gli inquirenti avevano in particolare rilevato, grazie alla scatola nera del bus, diversi cambiamenti di velocità prima dello schianto. Secondo la stampa spagnola l’uomo avrebbe anche detto ai soccorritori si essersi addormentato.

Nel documento di archiviazione il magistrato spagnolo ha però espresso un parere differente, escludendo che l’incidente sia stato provocato da problemi meccanici o alla ‘guida imprudente’ dell’autista, e in assenza di responsabilità penali ha rinviato le parti al procedimento civile. Al momento della tragedia era emerso che il bus carico di giovani Erasmus era partito all’alba da Barcellona verso Valencia per la tradizionale festa di primavera delle Fallas con rientro previsto la notte successiva. Una pratica ricorrente nei viaggi in bus low cost fra le due città spagnole.

«Siamo stupefatti e nuovamente sotto choc», avevano commentato la scorsa settimana le famiglie delle studentesse italiane alla notizia dell’archiviazione. Ora non resta che sperare nel ricorso.