Nonantola (Modena), 15 marzo 2017 - Non ce l’ha fatta Kennedy Asamoah Boateng, il 20enne di origini ghanesi che sabato all’alba si era schiantato con la sua Golf in via Maestra di Redù. Kenny – in paese lo chiamavano tutti così – è spirato all’ospedale di Baggiovara nella tarda serata di lunedì, dopo quasi tre giorni di agonia. Abitava a Nonantola ormai da diversi anni e prima dell’incidente aveva trascorso il venerdì sera assieme agli amici.
Poi era tornato verso casa, e nella curva ‘maledetta’ del Pilastrello aveva perso il controllo della sua auto, finendo fuori strada e infine contro un palo. Mancava appena un chilometro a casa sua, visto che abitava insieme alla sorella maggiore in via Kennedy.
Nato a Kumasi, Kenny di fatto era cresciuto a Nonantola: ha frequentato le scuole in paese e poi si è iscritto all’istituto tecnico Corni di Modena, dove ha studiato fino alla quarta superiore. L’anno scorso, quando ormai gli mancava l’ultimo anno, si era ritirato dagli studi per poter lavorare e guadagnare un po’ di denaro in vista del suo trasferimento a Londra. Che sognava già da un po’ e che era previsto per i prossimi giorni.
«In Inghilterra Kennedy avrebbe raggiunto nostro padre, che già si è trasferito là – ha spiegato ieri la sorella del ragazzo, Sylvia –: sarebbe partito la prossima settimana... Invece è successo questo...».
Ancora non è chiaro se la salma del 20enne verrà portata in Ghana o se verrà seppellita a Nonantola: al momento nelle intenzioni della famiglia sembra prevalere la seconda ipotesi.
Kenny era anche un appassionato di calcio: qualche anno fa aveva giocato nelle giovanili della Polisportiva Nonantola e in seguito in quelle della Virtus Castelfranco.