Modena, infarto dopo il calcetto. Salvato dal suo migliore amico

Il 38enne si è accasciato a terra. Enrico Bernabiti racconta. "Sono stati i minuti più lunghi della mia vita"

Enrico Bernabiti e il campo di Ravarino (foto Paride Bergamaschi)

Enrico Bernabiti e il campo di Ravarino (foto Paride Bergamaschi)

Ravarino (Modena), 28 giugno 2017 - Venti minuti lunghi come una vita. Quella di F.V., 38enne salvato lunedì sera con un lungo massaggio cardiaco dall’amico Enrico Bernabiti. Il ragazzo è stato colpito da un malore durante una partita di calcio a 5 presso il campo parrocchiale di Ravarino, nella Bassa modenese. Ancora sconosciute le cause. Negli ultimi tempi si era però sottoposto a una rigida cura dimagrante che gli aveva fatto perdere diversi chili in poco tempo.

Tutto succede in una frazione di secondo: F.V. chiede il cambio e si siede in panchina. Subito si accascia, colpito da un infarto. Gli amici lo circondano, le urla richiamano Enrico Bernabiti – 39 anni, ex giocatore a livello dilettantistico e ora direttore sportivo de La Pieve di Nonantola – che è al bar a pochi metri dopo aver terminato la sua partita.    «Sono stati gli attimi più lunghi della mia vita – ricorda in lacrime il giorno dopo – quando sono arrivato di fianco alla panchina era a terra con gli occhi sbarrati e non respirava più. Gli sono salito sopra e ho cominciato le manovre di rianimazione. Per fortuna ho fatto il corso per l’uso del defibrillatore, anche se prima di lunedì avevo fatto solo una prova con un manichino. Ma quando hai davanti uno dei tuoi migliori amici, praticamente un fratello, le forze ti si moltiplicano. Ho iniziato a spingere sul cuore, mi ricordo che al corso ci hanno detto di usare tutta la forza possibile. Lui ogni tanto riprendeva conoscenza, ma poi sveniva di nuovo. E io ricominciavo. Fino a quando ho sentito che il cuore ha ripreso. Poi è arrivata l’ambulanza. Solo quando il paramedico mi ha detto che gli avevo salvato la vita ho realizzato davvero cosa era successo. Mi tremano ancora le mani quando ne parlo». I due, entrambi di Ravarino, sono amici da una vita e nel week end erano stati a giocare un torneo in Austria. 

Dopo l’intervento del suo «salvatore» F.V., colpito da quattro infarti, è stato trasportato immediatamente con la Croce Blu al Policlinico di Modena. Al momento i medici hanno deciso di tenerlo ancora sedato, visto che ogni volta che si sveglia è in preda a una forte agitazione. Appena possibile verrà sottoposto a una Tac al cervello per valutare eventuali danni. Intanto, in seguito a intervento chirurgico gli sono stati applicati tre by pass in altrettante coronarie chiuse. Accanto a sé ha la moglie e i due figli, rientrati nella notte dalle ferie ai Lidi ferraresi.

«Siamo ancora sconvolti – spiega Andrea Pancotti, uno degli organizzatori del torneo – e l’immagine di lui che si accascia al suolo esanime difficilmente si potrà cancellare. Se non ci fosse stato Enrico… Con gli altri ragazzi stiamo valutando di interrompere il torneo».