Modena, ladri in via Emilia Est. Saccheggiati Vinicio e l'Acetaia

Razzia anche nell’azienda Pts, i titolari: "Siamo stanchi, servono più controlli"

I malviventi, quattro stranieri, sono entrati in azione per la seconda volta in due settimane

I malviventi, quattro stranieri, sono entrati in azione per la seconda volta in due settimane

Modena, 16 ottobre 2017 - Non si ferma davanti a niente: è preparata, veloce e spietata. E i titolari di ristoranti e aziende cominciano ad aver paura ma, soprattutto, sono stanchi di fare la conta dei danni. A distanza di neppure due settimane dal raid di furti che ha colpito tutta la zona Est della città sabato notte la banda, composta da quattro stranieri, è tornata in azione. Ancora una volta i ladri, intorno all’una, hanno ‘ripulito’ il ristorante Vinicio, preso di mira appunto una decina di giorni fa insieme all’Antica Moka e all’azienda Sigem. Poi sono passati alla Pts, azienda di fotocopiatrici e, infine, dopo aver tagliato la recinzione e incuranti dell’allarme che ‘gridava’, hanno forzato la porta dell’acetaia Cattani, sempre in via Emilia Est e situata accanto alla Sigem.

Una volta dentro, in neppure cinque minuti, i malviventi sono riusciti a portarsi via un bottino di diverse migliaia di euro. Poi, come nei precedenti colpi, quando altri occhi elettronici hanno filmato il loro operato, si sono dileguati a piedi verso i campi. I titolari delle attività, esasperati, fanno appello alle forze dell’ordine chiedendo che vi sia un presidio più imponente nella zona. Infatti questo è almeno il terzo ‘giro’ che la banda compie nell’area Est della città, uscendone sempre vincente.

«Si vedono bene dalle telecamere, ma purtroppo hanno il volto travisato – spiega Ciro Cattani dell’omonima acetaia – ciò che mi ha colpito di più è la velocità e le energie con cui hanno operato: prima sono entrati nel capannone accanto, quello della Pts e, nonostante sia suonato l’allarme, che si sente pure nelle registrazioni della nostra videosorveglianza, hanno continuato a rubare, come se niente fosse. Forse avevano già calcolato il tempo impiegato dagli istituti di vigilanza e dalle forze dell’ordine per arrivare sul posto: fatto sta che, una volta entrati nell’acetaia, hanno fatto tutto in meno di cinque minuti sempre con il ‘sottofondo’ dell’allarme. Quindi non intimorisce più neppure quello – spiega ancora il proprietario rassegnato – hanno scassinato la porta e, una volta dentro, hanno preso, ironia della sorte, il monitor delle telecamere di sicurezza. Dalle immagini si vedono chiaramente personaggi alti, energici e sicuramente stranieri perchè parlano una lingua strana che pare arabo. Erano in quattro, come nei precedenti colpi e sono riusciti con un piede di porco ad aprire prima due armadi poi le cassette di sicurezza, divelte a mazzate. Si sono portati via i valori contenuti all’interno: parliamo di migliaia di euro poi sono scappati tagliando la recinzione, quella che avevano appena sistemato».

Sul posto sono arrivate poco dopo le volanti, che stanno ora indagando sull’ennesimo raid di furti.