Il baby vandalo del Meucci evade ancora dalla comunità

Il 17enne, responsabile con gli amici dei danni al Meucci, era già scappato due volte

Uno dei cinque pulmini Arianna a bordo dei quali i giovani hanno sfondato l’ingresso della scuola Meucci

Uno dei cinque pulmini Arianna a bordo dei quali i giovani hanno sfondato l’ingresso della scuola Meucci

Modena, 15 luglio 2017 - Recidivo all’evasione e al furto di veicoli. E’ infatti scappato di nuovo dalla comunità (in questo caso quella di Macerata) uno dei vandali, responsabili dei danni alla scuola Meucci. E lo ha fatto a poche ore dall’udienza presso il Tribunale dei minori di Bologna, conclusa con la condanna alla reclusione di 2 anni da scontarsi proprio presso una comunità.

Ma il 17 enne, che insieme a due amici ad aprile scorso ha rubato 5 pulmini Arianna per usarli poi come ariete contro l’istituto Meucci, evidentemente non ci voleva stare in comunità. Poco prima di mezzanotte, insieme ad un altro ‘coinquilino’ di nazionalità spagnola, è evaso dalla struttura di Macerata, ha rubato una macchina che era parcheggiata nelle vicinanze e insieme sono scappati. Una propensione alla fuga che il minore aveva già manifestato: inizialmente era stato infatti destinato alla comunità di Imola, dalla quale era evaso ben due volte, durante le quali, in compagnia di altri ragazzi, avrebbe compiuto atti vandalici tra cui il lancio di sassi ai finestrini delle macchine ed il furto delle chiavi del pulmino di proprietà della struttura. Di qui il trasferimento, per un mese, presso il carcere minorile del Pratello di Bologna. Poi di nuovo l’assegnazione ad una comunità, a Macerata. Con questo ultimo comportamento, il giovane va ad aggravare ulteriormente la sua posizione: con molta probabilità il Pm chiederà al giudice l’applicazione di una misura più grave.

E’ probabile che, una volta trovato (fino a ieri sera era ricercato), si aprano per lui, di nuovo, le porte del carcere. Si tratta dello stesso imputato che giovedì mattina non si è presentato in aula, a Bologna, alle 9.30; il giudice ha disposto che fosse andato a prendere a Macerata, con conseguente avvio dell’udienza in ritardo, alle 15. Pare che, all’origine della sua assenza mattutina, ci si siano state alcune incomprensioni con gli educatori della comunità di Macerata. Informato della notizia dell’evasione, il sindaco Alberto Bellelli auspica che «il ragazzo sia trovato il prima possibile. Carpi ha subito una profonda ferita come comunità, a causa dell’atto gravissimo compiuto dai tre minori». In relazione alla sentenza, il sindaco specifica: «Non commento la sentenza in sè. D’altronde avevamo chiesto, noi per primi, una pena esemplare. Vorrei solo evidenziare che, come anticipato in Consiglio comunale, l’amministrazione si è dimostrata disponibile ad una soluzione ulteriore, oltre la pena. A suo tempo ho scritto al tribunale per fare presente che la comunità di Carpi, nonostante non avesse riportato danni diretti al patrimonio comunale, a differenza di Seta e della Provincia di Modena, ha però riportato un danno morale da questi gravi atti. Per questo nel rispetto assoluto delle decisioni del giudice, abbiamo inteso dare all’autorità giudiziaria la disponibilità per progetti di restituzione educativa nei confronti della comunità stessa così duramente colpita».