Giovedì 21 settembre il comitato manifesta con una biciclettata serale
Modena, 20 settembre 2017 - Un appello a tutte quelle realtà che hanno una sensibilità ambientalista ma, ancora, non si sono espresse sulla vicenda più urgente al momento, e cioè l’annunciata costruzione di 28 palazzine con 550 alloggi in zona Morane.
L’ha fatto #Mobastacemento-Comitato Salvaguardia Modena, realtà che ha preso vita grazie a un gruppo di persone, cittadini qualsiasi, che si sono attivati con una
petizione online, con una mappatura degli spazi abbandonati a Modena, con un sito web, un gruppo e una pagina Facebook e un profilo Instagram.
«La vicenda del nuovo progetto edilizio nel quartiere Vaciglio è solo la punta di un iceberg ben più ingombrante che anziché essere sommerso, grava sulla testa di tutti noi», scrive il comitato nel suo manifesto.
«Questo comitato – spiegano i suoi portavoce – ha a cuore non solo il destino di Vaciglio ma anche di tutti gli altri terreni vergini e tutte le aree urbane lasciate incompiute e in preda al degrado, così come la tutela dell’ambiente in senso più ampio e la volontà di proporre una urbanistica completamente differente rispetto a quella priva di ogni sostenibilità e pianificazione che continuiamo a subire e che sta facendo danni non solo in termini ambientali ma anche sociali».
Dopo un periodo di presenza online, rimbalzata e ampliata da diverse testate giornalistiche, il comitato ha deciso di rendere reale la sua presenza. E ha organizzato, con questo proposito, «una biciclettata/passeggiata per dire insieme no al nuovo comparto edilizio che sorgerà sull’area F tra via Vaciglio e via Morane. L’evento avrà luogo giovedì 21 settembre (domani, ndr), dalle 20,30 e, partendo da strada Vaciglio Sud 1123, percorrerà il perimetro dell’area in questione terminando in strada Vaciglio 700. Sono già numerose le realtà che si sono attivate a sostegno della campagna e dell’evento, come ad esempio l’Associazione Medici per la Salute ISDE, Legambiente, il Comitato Villaggio Giardino, Lav Modena, Italia Nostra, Ciclofficina Modena, e ad oggi sono in corso incontri fra vari comitati cittadini che stanno discutendo tempi e modi per unirsi fra loro».
«Ma – aggiungono dal comitato – non è abbastanza. Modena è ricca di realtà che da tempo si spendono legandosi ai temi dell’ambiente e della salute in relazione all’urbanistica, tornati di forte attualità e urgenti, come dimostrato dalle mappe Arpa sulla qualità dell’aria, dai dati sui consumi di suolo e dati sulle case sfitte e sui luoghi abbandonati. Questa riflessione ci ha spinto a domandarci dove siano queste realtà in questo preciso momento, a chiederci quale sia il loro pensiero. Vorremmo invitarle perciò, una per una, a prendere una posizione pubblicamente, dimostrando – chiudono – che nel momento in cui c’è bisogno di fare fronte comune a tematiche care a tutti, nessuno si tira indietro».