Il museo Gucci di Firenze riapre con lo chef Bottura

All'interno della nuova struttura due sale adibite a ristorante

Lo chef Massimo Bottura ha avviato un progetto con il Museo Gucci a Firenze, con sale dedicate alla ristorazione

Lo chef Massimo Bottura ha avviato un progetto con il Museo Gucci a Firenze, con sale dedicate alla ristorazione

Modena, 10 gennaio 2018 - Il museo Gucci di Firenze ha riaperto in nuova veste, attraverso il tocco magico di Alessandro Michele, direttore creativo della maison, che ha trasformato la sede museale nello storico Palazzo della Mercanzia in un giardino delle delizie, il Gucci Garden.

Tra i protagonisti anche lo chef modenese Massimo Bottura. Sul lato sinistro dell’entrata infatti, si accede ad un’area commerciale che introduce alle due salette dell’Osteria curata proprio da Massimo Bottura, chef da tre stelle Michelin, conosciuto ovviamente per le sua Osteria Francescana al centro della nostra città e per i Refettori.

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"Io credo che la cultura del riciclo dei cibi, della guerra allo spreco, visto che con il pane secco si possono fare ottime panzanelle o pappe al pomodoro, ma anche guardare al passato per proiettarsi nel futuro come fa Alessandro Michele con Gucci, siano oggi atteggiamenti vincenti. E io e Gucci, con cui ho deciso di collaborare anche grazie alla mia amicizia con l’ad Marco Bizzarri, con cui eravamo compagni di scuola alle superiori, credo che abbiamo molto in comune", ha spiegato lo chef introducendo alcuni piatti realizzati da lui e dal suo staff di cuochi composto da cinque giovanissimi assistenti, dai 20 ai 27 anni di età: medaglione di pesce crudo del Mediterraneo, maialino in salsa agrodolce, tortelli con crema all’acqua «buoni anche per allergici al latte» dice Bottura, dessert al cioccolato con crema di mascarpone.