Modena, 21 ottobre - Un arsenale illegale e reperti archeologici. Tre anfore antiche e i frammenti di una quarta, presumibilmente vasi romani che risalgono al primo secolo a.C. Non solo, anche armi da fuoco e munizioni (3.500 cartucce di vario tipo), tra queste anche una pistola/penna calibro 22 (alla James Bond, per intenderci), perfettamente funzionante.
Questo l’elenco di quanto trovato dai carabinieri di Pavullo a conclusione di una perquisizione nella casa di un pensionato di 63enne, ex imprenditore edile, che proprio a Pavullo risiede. L’accertamento dei militari è scattato sulla base di un’indagine, per il momento ‘top secret’, che coinvolge il 63enne. L’uomo è stato arrestato.
Sia i reperti archeologici (probabilmente recuperati da un fondale marino) che le armi, erano detenute in modo completamente illegale. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro; il 63enne è ora indagato, tra le altre cose, per ricettazione e detenzione di esplosivi. Stando a quanto trapela, l’ex imprenditore edile si sarebbe giustificato riferendo di aver ereditato per intero sia ‘l’arsenale’ che i reperti archeologici.