Punto nascite di Pavullo, chiusura inevitabile

Il sindaco in Consiglio: «Ma sarà potenziata l’assistenza pre e post parto»

Il Consiglio comunale in cui si è discusso di sanità

Il Consiglio comunale in cui si è discusso di sanità

Pavullo (Modena, 27 maggio 2017) - La sopravvivenza del punto nascite di Pavullo è sempre più a rischio. Anche se nessuno si è ancora assunto la responsabilità di parlare esplicitamente di chiusura, sembra proprio che la salvaguardia di questo servizio, numeri alla mano (nel 2016 vi hanno partorito 196 mamme, e i parti sono calati del 50% dal 2011), sia ormai molto difficile. Nel lungo discorso dedicato ai nuovi investimenti in programma nel nosocomio, annunciati dal sindaco di Pavullo Luciano Biolchini durante il Consiglio comunale di giovedì, in risposta alle interrogazioni del Movimento 5 Stelle e di Coalizione civica sull’ospedale, il sindaco ha premesso che «i parti sono in diminuzione. Meno del 50% delle donne del Frignano partorisce a Pavullo, e anche se tutte le donne del Frignano partorissero qui, si rimarrebbe largamente al di sotto di 500 parti», limite imposto per la sopravvivenza dei punti nascite. È quindi prevista una «revisione del percorso nascita», che prevede il potenziamento di alcune attività: «consultorio preconcezionale in gravidanza, lo screening e l’assistenza pre parto, l’accompagnamento al parto, e l’assistenza post partum, con consulenza ostetrica, allattamento, visita pediatrica». Che saranno garantite, quindi, qualsiasi sia il destino del punto nascite. La reazione delle opposizioni in sala, oltre che dei comitati pro ospedale presenti, non è stata delle migliori. «Poter nascere a Pavullo è una sicurezza, pensiamo a chi vive in alta montagna – ha detto il consigliere Morena Minelli -. Si deve continuare a poter partorire qui».

Rabbia nell’opposizione 5 Stelle: «Il sindaco aveva promesso di coinvolgerci ogni volta che avrebbe incontrato l’Ausl, ma così non è stato – ha replicato il consigliere pentastellato Fabio Catani -. Prendiamo atto che ci sarà una chiusura del punto nascite. E non si è fatto nulla per impedirlo». Buone notizie, invece, su tutti gli altri fronti. Saranno investiti oltre 5 milioni di euro per interventi strutturali a partire dal pronto soccorso e per nuove tecnologie. Mentre si spenderanno ogni anno 700 mila euro in più per il personale, che aumenterà. Nel dettaglio, ha spiegato Biolchini, «è previsto il potenziamento del 118 medico infermieristico e dell’Obi, e l’estensione di infermieri 118 anche in altri comuni. Da luglio inizierà la fase sperimentale dell’elisoccorso notturno. Per la chirurgia generale, previste 3 sedute operatorie aggiuntive a settimana, con 460 interventi in più all’anno. In chirurgia ortopedica, si prevede una seduta operatoria in più a settimana». Previste 11 persone in più tra infermieri e tecnici nel pronto soccorso, e 3 medici in più per le attività chirurgiche. I dati puntuali per la riorganizzazione sanitaria saranno presentati all’inizio di giugno.