A Saliceta la sinistra anti-Renzi di Pierluigi Bersani / FOTO

L’appello alla 'sinistra combattiva' prima della cena popolare con i sostenitori di Articolo Uno - Mdp

Pierluigi Bersani a Saliceta  con il giornalista Alessandro De Angelis

BERSANI ALLA POLISPOSRTIVA SALICETA

Modena, 29 luglio 2017 - Una cena popolare insieme all’ex leader che qualcuno vorrebbe anche come ‘nuovo’. In 200 sostenitori di Articolo Uno-Mdp, più o meno, hanno accolto alla polisportiva di Saliceta San Giuliano, Pierluigi Bersani, intervistato dal giornalista Alessandro De Angelis prima di essere l’ospite d’onore alla cena popolare (FOTO).

«Distanze incolmabili con il Pd? Con il popolo del Pd direi di no, piuttosto su tanti temi vedo un PdR e non un Pd». Così Pierluigi Bersani a Modena, dov’è per un incontro con i sostenitori di Articolo Uno-Mdp. L’ex segretario del Pd ha fatto così riferimento alle contestate politiche di Renzi (da qui la ‘R’ aggiunta al Pd) che hanno motivato la scissione del partito: «Dal 2014 al 2017 - ha detto Bersani - ovvero dalle elezioni regionali in Emilia Romagna alle ultime amministrative, è stato un disastro. C’è un pezzo di popolo del centrosinistra che non va a votare. Andiamo a riprendere questa gente. Altrimenti tiriamo la volata alla destra se non ritroviamo i nostri valori. Pisapia? Per noi - ha aggiunto - è un interlocutore prezioso».

Da Bersani anche un commento all’ultimo libro di Renzi, ‘Andiamo’, che il segretario del Pd ha presentato proprio nei giorni ascorsi alla festa di Bosco Albergati (Castelfranco): «Nel libro c’è scritto ‘Noi adesso andiamo in deficit fino al 3% e con quei soldi ridurremo le tasse. È come dire che calano le tasse, aumenta la crescita e cala il debito. Insomma, un godimento universale. Un maiale tutto di prosciutto». «Nessuno al mondo dice una cosa del genere – osserva Bersani – già Reagan aveva capito che non può funzionare. Mi verrebbe da ridere ma non rido perché questa è l’idea di meno tasse per tutti, che tira la volata a chi dice ‘tasse al 15%’. Vuol dire meno tasse per i ricchi e meno welfare. Ci vuole la lotta all’evasione - ha rilevato - oppure meno spese. Non si può fare altro debito. Il deficit? Solo per investimenti, il resto ce lo dovremmo pagare noi e chi ha di più paga di più».