Fanano rifiuta i profughi: "Pronti a fare le barricate"

Fanano (Modena), 19 luglio 2017 - Arrivano nuove proteste dei cittadini contro l’arrivo di richiedenti asilo. Questa volta siamo a Fanano, comune della cintura del Cimone che ad oggi non ha ancora ospitato neppure un profugo. Ad alzare le barricate, annunciando di «bloccare la strada» per impedire l’accesso dei migranti, sono alcuni cittadini e commercianti del paese, cha dopo aver appreso la notizia quasi per caso e dopo aver chiesto lumi all’amministrazione comunale, non soddisfatti hanno indetto per ieri sera una riunione in palestra, invitando sindaco, amministratori e consiglieri comunali di minoranza. «La settimana scorsa abbiamo visto sgomberare gli appartamenti sulla rotonda di accesso al paese – spiega il comitato di cittadini -. Abbiamo chiesto alla signora cosa stesse succedendo. E la proprietaria ha risposto che sarebbero arrivati 10 profughi in centro, e 30 nella frazione di Serrazzone». Arrivo quest’ultimo poi smentito dal sindaco.

«Ci siamo precipitati in 10 in municipio per chiedere spiegazioni. Ma ci è stato detto che non ci si poteva far niente. Noi però non ci fermiamo», garantisce il gruppo di commercianti e residenti. La loro richiesta è una sola: i profughi a Fanano non devono arrivare. «Non li vogliamo in piazza a Fanano fermi a sedere – rincarano -. Poi a luglio, in piena stagione. Possono crearsi problemi di ordine pubblico. Poi chi sono queste persone? Sono vaccinate? Abbiamo tutti dei bambini. Fanano è un’isola felice. La gente viene quassù per la tranquillità». I 10 richiedenti asilo arriveranno alla fine del mese in due appartamenti in centro, via Vittorio Veneto, messi a disposizione della cooperativa Caleidos da un privato. «Voglio ricordare che quasi tutti i comuni della provincia stanno accogliendo richiedenti asilo - replica il sindaco Stefano Muzzarelli -. Fanano resta uno dei pochi ancora ‘scoperto’. Voglio precisare che sono stato correttamente informato sia dal privato sia dalla cooperativa dell’arrivo dei profughi, e avevo programmato una riunione pubblica informativa per la prossima settimana. Spero che i cittadini capiscano che si tratta di un’emergenza umanitaria».