Modena, in arrivo altri 500 profughi. "Tutti devono accogliere"

Annunciato un nuovo bando : "Supereremo quota 2mila"

Profughi

Profughi

Modena, 23 maggio 2017 - Dalla necessità di accogliere (almeno) altri 500 richiedenti asilo, al Cpr regionale che sarà aperto a Modena, dai Comuni non abbastanza ‘ospitali’, alla questione insicurezza. Sono le principali tematiche affrontate dal prefetto Maria Patrizia Paba nell’incontro che ha tenuto con i mass media nel suo ufficio di via Martiri della Libertà per fare il punto della situazione.

«Gli sbarchi si moltiplicano - ha esordito -: serve un ulteriore impegno delle comunità per incrementare l’accoglienza sul territorio». E ha quindi ricordato l’accordo Viminale-Anci «che ha portato la presenza da 2,5 a 3 immigrati ogni mille abitanti». Sul territorio provinciale al momento «siamo a quota 1.600 richiedenti asilo, ne arriveranno altri 500. Come progetto Sprar oltrepasseremo quindi le 2mila persone: stiamo concludendo una gara e dovremo farne un’altra al più presto». Dopo aver elogiato il sistema d’accoglienza diffusa - «è efficace e non crea ghetti» -, ha sottolineato che non tutti i Municipi fanno la loro parte. Diverse le ragioni. Si va dai piccoli Comuni di montagna che non dispongono al momento di soluzioni abitative, a chi dice proprio no. Ed è il caso di Finale, dove il sindaco di centrodestra si è ufficialmente rifiutato di accogliere. «Ma, in emergenza, il tema delle assegnazioni forzate è uno strumento che può essere utilizzato», il messaggio sibillino. Paba ha quindi ricordato che anche i Comuni del cratere «ora sono nelle condizioni di poter ospitare richiedenti asilo, e alcuni già lo fanno. Carpi? Deve fare di più. Così come alcuni comuni della zona ceramiche». Il riferimento è a Maranello. «Modena, in quanto città già accoglie e deve accogliere più di altri», ha rimarcato.

In Italia, a fronte di un vertiginoso aumento di richieste, diminuisce la proporzione di coloro che si vedono riconosciuta una qualche forma di protezione (status rifugiato, sussidiaria o umanitaria). Nel 2016 gli esiti negativi hanno raggiunto i due terzi delle richieste. Al momento è impossibile conoscere quante domande sono state accolte sul nostro territorio. Paba ha invitato comunque ad accelerare sulle procedure: «Stiamo lavorando insieme alle altre autorità anche sulle innovazioni contenute nei provvedimenti legislativi del Parlamento, su proposta del ministro Minniti, per abbreviare le tempistiche».

Sulla spinosa questione Cpr, che ha suscitato la forte preoccupazione del sindaco Muzzarelli, ha affermato di non aver avuto ancora «indicazioni da parte del Ministero. Sappiamo comunque che tra le ipotesi di lavoro c’è Modena. Ricordo che sarà una struttura molta diversa dal ‘vecchio’ Cie». In conclusione, ha tentato di smontare «l’equazione profughi-insicurezza: è basata sulla percezione e non sui fatti reali, che dicono ben altro».