Quartiere invaso da un odore acre: "Subito rilevazioni nell’acqua e nell’aria"

I residenti della Madonnina si sono rivolti ad Arpa, ma non sono tranquilli. «Ci bruciano occhi e gola»

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Modena, 26 settembre 2016 - Un odore acre, che si insinua nei vestiti, invade gli abitacoli delle macchine parcheggiate fuori, fa lacrimare gli occhi e brucia la gola. E’ la strana puzza con cui convivono, a fasi ‘alterne’ ma da circa un anno, i residenti delle vie Mercalli, D’Avia e D’Azeglio alla Madonnina. Tanto che, per venirne a capo, preoccupati dalla possibilità che l’odore sia anche nocivo, molti cittadini hanno contattato in questi mesi l’Arpa che ha fatto alcuni sopralluoghi in zona per capire da dove provengano i miasmi. L’agenzia regionale per la prevenzione e ambiente avrebbe individuato in una azienda della Madonnina l’origine della puzza, riconducibile all’acqua di lavaggio di alcuni pezzi prodotti nella fabbrica.

«Ma questo odore è pericoloso?». Se lo chiedono i residenti e in particolare Chiara Costetti, che abita in via Mercalli, si è fatta portavoce del problema e da mesi sta scrivendo lettere a Arpa, Comune di Modena, Ausl e carabinieri del Noe proprio per capire se le emissioni di questa azienda siano tossiche, «perché – dice – quando arriva la puzza ci bruciano gli occhi, io sto male, brucia anche la gola. Temo per la salute dei miei figli». Anche Giorgio Sala, aggiunge: «Abito qui da 43 anni e dall’anno scorso sono iniziati questi miasmi. Cominciano soprattutto verso le 18.30 ormai quasi ogni giorno e l’odore persiste anche per un’ora. In alcune giornate la puzza è proprio insopportabile perché crea fastidio alla gola, alle vie respiratorie. Non sappiamo se respirare questa cosa faccia male. Può capitare a tutte le ore».

Le ondate di puzza sono cominciate a maggio 2015 e dopo un volantinaggio effettuato da un residente il problema sembrava risolto, ma a primavera 2016 l’odore è tornato e non ha mai smesso di ripresentarsi: «Anzi – aggiunge Costetti – si è acuito. Se lascio la macchina parcheggiata in strada quando salgo si sente chiaramente. In casa stiamo con le finestre chiuse, appena le apro l’odore si insinua negli armadi, l’ho ritrovato nei vestiti delle mie figlie. Sono molto preoccupata per quello che stiamo respirando, nessuno mi chiarisce se si tratta di esalazioni pericolose. Il quartiere è vasto, ci sono asili, scuole e impianti sportivi, bisogna capire di cosa si tratta». Malgrado le lettere alle autorità, la donna avrebbe ricevuto solo una relazione di Arpa - ottenuta su richiesta - in cui si attesta che l’odore proviene da una determinata ditta (che sostiene di essere in regola con tutte le prescrizioni di legge) ma non si specifica se siano state fatte analisi chimiche e se nell’acqua usata nelle lavatrici di questa impresa (da cui proviene appunto l’odore) sia presente qualcosa di tossico. L’odore potrebbe derivare dall’uso di un detergente. «Chiediamo – dice Costetti – che vengano fatte rilevazioni nell’acqua e nell’aria e quindi di essere informati circa quello che stiamo respirando. Vogliamo sapere se questi odori sono nocivi. Di certo sono fastidiosi sia per la puzza in sè sia per i problemi a livello delle prime vie respiratorie che stiamo accusando sia io sia alcuni miei vicini di casa». Per questo la donna ha intenzione di avviare una raccolta firme da sottoporre alle autorità se nessuno si deciderà presto a dare risposte. «Vorrei anche partecipare all’eventuale campionamento», conclude. Chiunque avverta nella zona della Madonnina questo strano odore, «acre, chimico», può contattare il Carlino via mail (cronaca.modena@ilcarlino.net) o tramite la nostra pagina Facebook.