Modena, rapina la barista con un coltello e poi ringrazia

Il quartiere Sacca di nuovo nel mirino. È successo all’Altro Caffè di via Canaletto Sud

L’Altro Caffè che si trova in via Canaletto Sud

L’Altro Caffè che si trova in via Canaletto Sud

Modena, 20 gennaio 2017 - Dopo via Balbo il bar ‘L’Altro Caffè’. Per il quartiere Sacca, insomma, non è il migliore dei periodi, considerando che in circa trentasei ore sono state due le rapine consumate entro i confini del quartiere, seppur con modalità ben differenti. Partiamo dalla più stringente cronaca: ieri intorno alle 15 il bar che si trova in via Canaletto Sud al civico 243 ha subito l’incursione, silenziosa e anche ‘educata’ (considerando le modalità che di solito contraddistinguono questi fatti) di un balordo armato di un coltello di trenta centimetri almeno. L’uomo si è presentato al bancone come se fosse un normalissimo cliente.

Ha chiesto un caffè, specificato che il bicchierino d’acqua lo voleva frizzante e posato pure l’euro come se stesse effettivamente pagando. Da quel momento in poi il clima nel locale è nettamente cambiato. La donna che ieri era al lavoro si è vista infatti comparire sullo stesso bancone, all’improvviso, il coltello, presentato con la classica formula «dammi tutti i soldi che hai cassa». Il soggetto, a quanto pare un italiano sulla trentina che ha agito a volto scoperto, ha parlato sottovoce, a tal punto che la barista ha dovuto chiedere di ripetere, perché non aveva capito. A riprova: nemmeno l’unico cliente presente all’interno, che dava le spalle alla dinamica dei fatti, è riuscito a cogliere la gravità di quel momento.

La barista non ha potuto fare altro: ha aperto il registro di cassa e prelevato, per consegnarli allo sconosciuto, tutti i soldi che vi erano contenuti. Quattro/cinquecento euro, ma è presto per saperlo con precisione. Il rapinatore ha raccolto anche le monete, prima di allontanarsi a piedi, in tutta calma, e dopo aver rivolto alla donna un inaspettato «grazie». Il cliente si è reso conto soltanto nel finale che si trattava di una rapina in ‘slow-motion’; mentre lo sconosciuto malvivente scompariva dal campo visivo dei due, è stato dato l’allarme al 113.

Gli agenti di polizia della squadra volante sono arrivati sul posto e hanno cominciato a raccogliere potenziali elementi utili ad indagini che vanno in una direzione ben differente rispetto al ben più grave pestaggio, sempre a scopo di rapina, avvenuto la sera di martedì in via Balbo, quando un 40enne socio di una ditta di spedizioni è stato picchiato a sangue da due balordi, fuggiti con un bottino di ben 30mila euro. Su quel fronte stanno lavorando i carabinieri, anche nella giornata di ieri impegnati a setacciare le telecamere di sicurezza di tutta la zona, per, magari, riuscire a mettere le mani (o meglio gli occhi) su quel fotogramma che magari ‘regala’ una targa o i lineamenti di qualcuno. Nulla, pare, al momento è stato trovato e i militari stanno verificando l’accaduto a 360 gradi.

Per il momento, come accennato in precedenza, non si colgono elementi diretti che colleghino i due episodi, quello di via Balbo e di via Canaletto Sud. Ad agire, secondo le testimonianze delle rispettive vittime, sarebbero stati rapinatori italiani in entrambi i casi, ma legare un agguato calcolato fino al più piccolo dettaglio a una rapina con coltello pare davvero un azzardo. Di certo, comunque, una settimana da dimenticare per il quartiere Sacca, già teatro di furti ai danni di attività sul finire dell’anno.