Rave party nel capannone inagibile, a Finale 400 denunciati dai carabinieri / VIDEO

Tra questi anche 12 minori. Alcol a fiumi e droga sequestrata

I carabinieri fuori dal capannone (foto Trc)

I carabinieri fuori dal capannone (foto Trc)

Finale Emilia (Modena), 20 novembre 2017 - Rave party a sorpresa sabato notte a Finale Emilia. Circa un migliaio di giovani si sono dati appuntamento in un capannone industriale dando vita ad una ‘notte selvaggia’ a base di droga, alcol e musica tecno ad altissimo volume. La segnalazione è stata diramata da una pattuglia dei carabinieri che ha notato la musica e il movimento nella zona industriale.

I ‘ravers’ hanno scelto come tempio del party un capannone della ceramica Edera in via Amalfi, uno stabile di quattromila metri quadrati abbandonato da tempo e per di più reso inagibile dopo il terremoto del 2012, sinistra coincidenza vista la doppia scossa, ieri, di magnitudo 4.4. con epicentro nel Parmense ma avvertita chiaramente anche a Modena.

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Il tam tam come al solito è corso sui social e ha attirato un migliaio o più di giovani provenienti da tutta Italia. Alle 2 di notte tutto era pronto per dare inizio alle ‘danze’. Un mega impianto tuonava tecno ad un volume assordante, non mancava nulla per lo sballo, persino furgoni per distribuire bevande alcoliche. Nell’arco di pochi minuti sul posto sono arrivate diverse pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Carpi coordinate dal comandante Alessandro Iacovelli, quaranta militari complessivamente per gestire una situazione tutt’altro che facile.

Si trattava infatti di parlare con interlocutori annebbiati dall’alcol nella migliore delle ipotesi. L’obiettivo era quello di svuotare il capannone nel minor tempo possibile senza creare tensione convincendo centinaia di giovani, giovanissimi a riprendere la strada di casa, chi in treno chi, quelli in grado di guidare, in auto.

La musica ha continuato a martellare fino in tarda mattinata, prima abbassata poi spenta definitivamente. Soltanto verso le 15 il migliaio di giovani arrivati addirittura da Puglia, Basilicata, Tentino, Veneto, è stato disperso e rimesso sulla via di casa.

Chi invece non era in grado nemmeno di reggersi sulle proprie gambe, alcune decine di persone, è stato convinto dai militari a rimanere sul posto per smaltire la sbornia. E naturalmente, come nella più classica tradizione dei rave non sono mancati gli stupefacenti. Sequestrati cocaina, anfetamine, ecstasy, oltre al micidiale shaboo.

Oltre quattrocento i giovani denunciati, tutti italiani, tra questi dodici minorenni. Dovranno rispondere di invasione di terreni ed edifici ma potrebbero emergere anche violazioni per quanto riguarda la pubblica sicurezza.

Tutto alla fine si è concluso senza incidenti e senza sgomberi ‘scomodi’. Un episodio che comunque punta i riflettori sul pericoloso contesto delle feste non autorizzate: non solo rave ma anche grandi assembramenti in circoli, bar e luoghi di ristorazione, spesso non attrezzati con uscite di sicurezza e personale addestrato.