Modena, discarica sugli argini del Secchia

Scoperta dell’ambientalista Lusuardi mentre passeggiava in bici

Bottiglie e cartacce abbandonate (Foto Annese)

Bottiglie e cartacce abbandonate (Foto Annese)

Sassuolo (Modena), 20 agosto 2017 - Non solo la siccità che lo soffoca, a complicare l’estate al fiume Secchia concorre anche l’inciviltà di chi scambia i suoi argini per una discarica. A segnalare con una serie di foto il tappeto di rifiuti sulle sponde del corso d’acqua è Adelmo Lusuardi, ciclista amatoriale di Rubiera e appassionato della natura, già premiato dal suo sindaco per l’impegno a scovare immondezzai a cielo aperto sul territorio, che tra l’altro lui contribuisce a bonificare: ha raccolto almeno 15mila bottiglie buttate via nella sua ‘carriera’ di naturalista.

"Scendendo in bici da Castellarano – racconta – lungo la ciclabile che costeggia il Secchia, in località Ancora a Sassuolo, a pochi metri dal tiro al piattello, ho visto un contenitore pieno di rifiuti e bottiglie. Mi sono detto: è normale, verranno a svuotarlo e sarà di nuovo utilizzabile. Poi però spostandomi di qualche metro mi sono accorto che gli argini del fiume erano pieni di bottiglie, fazzoletti di carta, contenitori di plastica, diverse sedie di plastica e anche una rastrelliera delle bici in ferro buttata via probabilmente come atto vandalico. E’ qualcosa di indecente: si tratta di pattumiera accumulata nel tempo". Il bravo cittadino ha avvertito subito il Comune di Sassuolo, che gli ha risposto assicurando un celere intervento.

Lusuardi rivolge ora un appello ai sassolesi, confidando nella possibilità che la sensibilità verso la bellezza del territorio cresca: "E’ un vero scempio alla natura. Non siate indifferenti, non lasciate che pochi deturpino un bel posto". Nel caso specifico è difficile stabilire con certezza chi possa essere il responsabile, singoli o gruppi, non ci sono telecamere nelle immediate vicinanze. Però le testimonianze in parte raccolte dallo stesso ambientalista riferiscono di bivacchi di (giovanissimi ma non solo) che si ritrovano in zona soprattutto al pomeriggio, mangiano e bevono lungo il fiume lasciando poi purtroppo tracce del loro passaggio. C’è chi racconta di rifiuti sparsi per terra fin da San Michele alle Casse di espansione: "Ciascuno contribuisca come può tenere pulito il territorio, ogni tanto occorre munirsi di guanti e contenitori per ridurre questo degrado".