Scritta pro Islam davanti a una chiesa di Sassuolo

La denuncia della Lega Nord: «Situazione fuori controllo, sembra di essere tornati indietro di anni»

La scritta comparsa sul muro della parrocchia di Braida

La scritta comparsa sul muro della parrocchia di Braida

Modena, 21 agsot 2017 - «Due episodi gravissimi che fanno crescere l’allarme a Sassuolo. La situazione è evidentemente sfuggita di mano bisogna lasciare da parte i buonismi e agire subito con fermezza». Il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, e Francesco Menani, ex assessore del Comune di Sassuolo, intervengono dopo che, nei giorni scorsi, prima un giovane è morto dopo la lite con accoltellamento tra extracomunitari in via Radici in piano e, poi, sono apparse scritte inneggianti all’Islam sui muri della chiesa di Braida. «Sembra di essere tornati indietro di anni», sottolineano Bargi e Menani «con la zona Braida in mano ai delinquenti e nessuno che interviene». Quello che è accaduto «evidenzia come sia necessario mettere da parte le remore e agire immediatamente e in modo concreto», aggiungono Bargi e Menani. «Fino ad oggi la giunta non ha fatto nulla, cancellando i risultati ottenuti in zona Braida dalla precedente amministrazione e allentando la presa su una situazione potenzialmente esplosiva». Ora «non solo c’è scappato il morto, ma per la prima volta scritte inneggianti all’islam sono apparse sui muri di una parrocchia, violata nella sua identità cattolica». Per questo «ci aspettiamo un segnale particolarmente forte dal Comune, che dia risposte concreta ai timori dei cittadini e che faccia comprendere a fanatici e violenti che il quartiere non è di loro proprietà».