Campogalliano, parte la settimana corta a scuola

Le medie da settembre resteranno chiuse il sabato mattina. Ma alcuni genitori sono contrati

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Modena, 1 febbraio 2017 - La settimana corta corta alle scuole medie di Campogalliano è realtà: da settembre resterà chiusa il sabato mattina ma ogni giorno gli alunni dovranno uscire alle 13.40 e non alle 13, con 7 sabati di recupero all’anno. La decisione è stata definitivamente presa lunedì sera dal consiglio d’istituto che ha bocciato la richiesta presentata da alcuni genitori di rifare il sondaggio in cui stravinse la settimana di cinque giorni con 160 voti favorevoli e 50 contrari. Ed è stata anche bocciata la proposta di alcuni professori di prolungare l’orario alle 14 per non dover tagliare troppo sulla didattica. É stata una battaglia all’ultimo sangue, ma nel ‘parlamento’ delle San Giovanni Bosco, con voto segreto e franchi tiratori, il partito del no si è dovuto arrendere alla maggioranza.

«Il consiglio  d’istituto è sovrano e noi non possiamo farci niente» dice la professoressa Carla Bassi, da 31 anni docente di matematica alle San Giovanni Bosco. Fa parte del consiglio assieme a 17 membri, di cui 8 genitori, due membri del personale ata, e 7 insegnanti di cui 4 di scuola elementare, 3 di scuola media e un’insegnante della scuola d’infanzia. La maggioranza è stata schiacciante, sia sulla possibilità di rifare il sondaggio che sull’orario esteso alle 14. Tutto è iniziato subito dopo l’estate quando un folto gruppo di genitori (sia di quinta elementare che di prima e seconda media) chiese al preside di fare un sondaggio per proporre la settimana corta, mentre uno zoccolo duro è sempre stato contrario. Questi ultimi genitori, presenti in sala lunedì sera, hanno letto una lettera non potendo partecipare alle votazioni.

«Abbiamo chiesto di rifare il sondaggio perchè le informazioni sul calendario settimanale erano incomplete e molto genitori non avevano capito – spiega Simone Soncini – inoltre i professori dicono che è un problema per la didattica e siamo molto stupiti che il loro parere sia stato completamente ignorato. A questo punto iscriveremo nostro figlio in un’altra scuola, a Carpi».

Ma tanti genitori sono soddisfatti: «Ho ascoltato il parere di mia figlia, che ha undici anni, e lei è contenta di stare a casa il sabato» dice Manuela Andreotti. Anche una tenace come la professoressa Bassi getta la spugna: « Da settembre le ore si ridurranno a 50 minuti e tra i cambi dei professori non si faranno più di 35 minuti di lezione – dice Bassi – capisco che per molti genitori sia meglio avere il figlio a casa il sabato ma noi ci siamo battuti per la didattica, in cui siamo competenti».