Seta di Modena, autista "punito per essere andato dal figlio che stava male"

Bovienzo (Uil): "In azienda situazione grave"

Autobus Seta

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Modena, 24 gennaio 2018 - «Siamo davanti ad un’azienda che ha la presunzione di potere decidere sulla vita dei propri dipendenti. Come possiamo lavorare in questo clima? Sono stato punito perché ho avuto un’emergenza familiare... è davvero assurdo». Racconta un episodio che definisce «inaccettabile» Carmine Bovienzo, autista di Seta, nonché segretario provinciale della Uil-Trasporti. La denuncia del sindacalista arriva sulla scia delle costanti tensioni tra azienda e sigle, con una vertenza infinita da cui ultimamente si è sfilata la Cgil, creando un ulteriore frattura nella (non) trattativa tra le parti.

E a detta di Bovienzo «quello che mi è successo nei giorni scorsi dimostra che un confronto è quasi impossibile». Cosa è accaduto? «Stavo lavorando quando intorno alle 11 hanno chiamato dalla scuola di mio figlio perché non stava bene e dovevo andare a prenderlo. Mi sono subito messo in contatto con il responsabile d’esercizio avvertendolo del problema, ma la risposta è stata che non c’erano persone per una sostituzione immediata. Ho confidato la mia difficoltà – prosegue Bovienzo - chiedendo quale fosse il primo orario utile per il cambio. Avrei dovuto aspettare le 13.30, ma per lo stato di salute di mio figlio erano troppe ore. Nonostante ciò, ho proseguito il turno sulla linea 11, portando a termine la corsa fino al capolinea, sperando nel frattempo saltasse fuori un cambio. Purtroppo mi è stato ribadito che non c’era disponibilità, mentre da scuola avevano chiamato nuovamente per saper quando sarei passato».

A questo punto – confida l’autista - «il responsabile ha compreso che dovevo staccare e sono così rientrato al deposito intorno alle 12.05. Arrivato all’istituto, la direzione mi ha consegnato il certificato che spiegava l’accaduto. Il giorno successivo ho provveduto subito a inoltrarlo all’azienda». A stretto giro, però, ecco la sorpresa. «Seta ha emesso un provvedimento disciplinare perché allontanandomi avevo creato un disservizio. Inizialmente era prevista una sospensione, poi dopo il ricorso la punizione è stata cambiata in una multa che verrà detratta dalla busta paga».

Bovienzo non intende fermarsi qui: «Mi rivolgerò al giudice del lavoro. L’azienda è da anni sotto organico e per questo si creano situazioni del genere. Noi autisti viviamo col terrore di un imprevisto. Non c’è più spazio per niente, nemmeno per le emergenze familiari...».