Caso macachi, l'università si difende

"Tutte le attività di ricerca e sperimentazione - fa sapere l'Ateneo, dopo che nei giorni scorsi si era tenuta una manifestazione di protesta degli animalisti - sono condotte nel rispetto delle norme nazionali ed internazionali"

Macachi (Foto Fiocchi)

Macachi (Foto Fiocchi)

Modena, 3 luglio 2014 - L'Università di Modena e Reggio Emilia ribadisce come i 15 macachi presenti nel Centro Servizi Stabulario Interdipartimentale siano presenti per la sperimentazione previa autorizzazione del Ministero competente e in una nota fa sapere di stare "valutando, come del resto ha sempre cercato di fare, di compiere ulteriori interventi tesi a mantenere elevato il grado di benessere degli animali ospitati, previo confronto con i referenti istituzionali.

Tutte le attività di ricerca e sperimentazione - fa sapere ancora l'Ateneo, dopo che nei giorni scorsi si era tenuta una manifestazione di protesta degli animalisti - sono condotte nel rispetto delle norme nazionali ed internazionali. Per nuovi farmaci e dispositivi medici la sperimentazione animale è resa obbligatoria dagli enti regolatori. Inoltre - fa presente ancora l'Università - nell'ambito delle neuroscienze vi sono quesiti sul funzionamento delle cellule nervose cerebrali e sulla loro organizzazione in circuiti anatomo-funzionali che necessitano della sperimentazione sugli animali per avere risposta".