Terremoto, i ristoratori modenesi scendono in campo

Piatti 'solidali' ed eventi benefici. Luca Marchini di ‘Modena a tavola’: "Ci stiamo organizzando" SPECIALE: FOTO E VIDEO - IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

Molti ristornati hanno accolto l’appello rimbalzato sui social di donare ai terremotati due euro per ogni piatto di spaghetti all’Amatriciana o di altre specialità

Molti ristornati hanno accolto l’appello rimbalzato sui social di donare ai terremotati due euro per ogni piatto di spaghetti all’Amatriciana o di altre specialità

Modena, 26 agosto 2016 - Anche il nostro mondo culinario si mobilita per aiutare gli abitanti dei territori devastati dal terremoto. Insomma, la solidarietà si siede letteralmente a tavola e il tam tam sui social è ormai inarrestabile. Proprio ad Amatrice nei prossimi giorni si sarebbe dovuto tenere l’annuale festa dedicata all’Amatriciana, piatto tipico tra i più famosi al mondo.

Ristoranti, hotel, bar e non solo, in tutta Italia, da nord a sud e viceversa, si stanno organizzando per cucinare la specialità da servire ai propri clienti per poi devolvere una parte del ricavato alle popolazioni colpite. E Modena? Anche sotto la Ghirlandina diverse attività stanno aderendo all’iniziativa lanciata dal food blogger Paolo Campana e nei prossimi giorni potrebbero essere annunciati degli appuntamenti ad hoc.

«I ristoratori aderenti a Modena a Tavola si riuniranno a breve per definire insieme un’idea in questo senso– racconta il presidente del Consorzio, lo chef Luca Marchini -. Personalmente non sono per cucinare il piatto e donare una parte dell’incasso, ma preferirei organizzare un evento di solidarietà di respiro più ampio, vedremo… A giorni saremo in grado di fornire tutti i dettagli».

Intanto stanno già facendo la loro parte i ristoranti alla Festa dell’Unità a Ponte Alto: sono già 5.500, infatti, gli euro raccolti alla kermesse provinciale e già depositati nel conto del partito per i terremotati. E anche il mondo associativo si mobilita, in primis Confesercenti Emilia-Romagna. In che modo? Nella settimana tra il 12 il 18 settembre i ristoratori di tutta Italia offriranno nel loro menu, in un giorno a loro discrezione, una amatriciana per la ricostruzione. Tutti i clienti che in quella giornata ordineranno il piatto, contribuiranno indirettamente a sostenere la ripartenza delle imprese delle zone colpite: l’importo pagato, infatti, verrà devoluto interamente dai ristoratori in un finalizzato alla ricostruzione e al sostegno delle attività della ristorazione, del commercio e della ricettività dei comuni di Amatrice. L’auspicio è di arrivare a servire oltre 100.000 amatriciane. L’iniziativa è aperta a tutti i ristoratori, non solo italiani. Per aderire sarà sufficiente registrarsi online su www.unamatricianaperamatrice.it per ottenere le locandine ed il materiale informativo relativo alla procedura da adottare, in italiano e presto anche inglese.