Vaccini obbligatori, ricorso di dieci famiglie al Tar

«Vogliamo avere la libertà di scelta». Manifestazione nazionale in centro a Modena

I bambini per poter frequentare gli asili nido devono essere vaccinati

I bambini per poter frequentare gli asili nido devono essere vaccinati

Modena, 22 marzo 2017 - NON sono contrari alle vaccinazioni pediatriche ma dicono no alla legge regionale che ne decreta l’obbligatorietà. La definiscono infatti discriminatoria e lesiva dei diritti. E per questo hanno annunciato un ricorso al Tar. Sono i genitori che fanno parte dell’associazione ‘Lov’ e che sabato 1° aprile saranno a Modena alla manifestazione nazionale per la ‘Libertà di scelta sui vaccini’ indetta da ‘Riprendiamoci il pianeta - movimento di resistenza umana’. Abbiamo intervistato la presidente Ana Diana Demian.

Innanzitutto, chi siete e cosa chiedete?

«Siamo un gruppo di una sessantina di mamme e papà provenienti da tutta la regione. Il nostro obiettivo è contrastare l’obbligo vaccinale che si vuole imporre per le fasce di età 0-3 anni, e non solo. Vogliamo essere un punto di riferimento per le famiglie che chiedono il diritto alla libera scelta».

Come definisce la legge targata Bonaccini?

«Un enorme, drammatico errore. Riteniamo sia lesiva dei diritti fondamentali di bambini e genitori. E peraltro contiene molti aspetti ambigui e confusi».

Da qui il ricorso al Tar...

«Esattamente. Nel momento in cui è avvenuta la prima esclusione (in provincia di Bologna, ndr) di un bimbo dal nido, si è proceduto con l’impugnazione del provvedimento e della legge al Tar, a livello regionale. A questo ricorso si sono potuti aggregare tutti quei genitori emiliano-romagnoli che hanno figli toccati dalla legge».

Quante sono le famiglie modenesi che fanno parte del gruppo che ha fatto ricorso?

«Oltre una decina. Anche se dal territorio modenese non risultano esclusioni, per il momento».

E sabato 1° aprile sfilerete proprio in centro a Modena...

«Certo, insieme con i nostri figli. Saremo tantissimi perchè si stanno mobilitando le diverse associazioni dei genitori che si oppongono all’obbligatorietà dei vaccini».

Perchè proprio Modena?

«La scelta ha una valenza simbolico: il governatore Bonaccini è modenese...».

Lei ha figli? Li ha vaccinati?

«Ho una bimba di 2 anni e mezzo nata a Carpi. E non l’ho vaccinata perchè abbiamo una anamnesi familiare delicata: un cugino è deceduto per shock anafilattico in seguito all’esavalente. La decisione ha però scatenato le reazioni maleducate e furibonde dei medici. Mi hanno addirittura minacciato di chiamare i carabinieri e togliermi la piccola. Ma non sono un caso raro: capita purtroppo spesso».

Ha ricevuto altre segnalazioni in questo senso?

«Spesso. Da diversi territori dell’Emilia Romagna».

Cosa risponde ai genitori pro-vaccini che vi accusano di essere egoisti?

«Che non è affatto così. Ma a livello nazionale vogliono esattamente questo: scatenare una guerra tra genitori».

Chi è che lo vuole?

«Le istituzioni sanitarie, e non solo. Basti pensare all’ultima polemica sul morbillo. È una mistificazione: la malattia non è compresa tra le vaccinazioni obbligatorie e poi è caratterizzata da ritorni epidemici. Eppure i colpevoli dell’aumento di casi saremmo noi...».

Conosce famiglie di piccoli che hanno subito pesanti conseguenze dalle vaccinazioni?

«Sì, gravi danni».

L’opinione pubblica crede che fondiate le vostre ragioni su leggende metropolitane...

«Non è così. Basta informarsi e leggere le schede tecniche dei vaccini per comprendere che la situazione non è così serena e senza conseguenze come vogliono far credere. E comunque lo ripeto: non siamo contrari ai vaccini. Ma ogni famiglia deve avere la libertà di scelta per i propri figli».

di LUCA SOLIANI