Variante Delta: a Modena "si diffonde molto velocemente"

Dallo 0,1% della scorsa settimana al 2,7% di oggi. Ausl: "Preoccupa se non si vaccinano i giovani"

La variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella inglese

La variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella inglese

Modena, 24 giugno 2021 - Non ci sono focolai di variante Delta - che oggi l'appronfondimento Gimbe definisce "del 40-60% più contagiosa di quella alfa (inglese)" - , come invece si sono registrati nel Piacentino dove vivono diverse comunità indiane. Però anche in provincia di Modena si sta diffondendo «molto velocemente». La situazione, secondo il direttore generale dell’Ausl, Antonio Brambilla, è ancora sotto controllo, ma desta particolare preoccupazione proprio per la sua «rapidità» e la sua capacità «infettiva».

Su 113 tamponi eseguiti negli ultimi giorni in provincia di Modena, la variante inglese è ancora quella più consistente (69,9%), seguita dalla brasiliana (16,8%) e dal ceppo originario del Covid (8%). Ma avanza velocemente la cosiddetta variante indiana, passata dallo 0,1% della scorsa settimana al 2,7% di oggi. I numeri assoluti sono ancora bassi, ma già in forte incremento rispetto ai 2 o 3 casi di una settimana fa. I distretti più colpiti sono gli stessi dove è maggiore la diffusione del virus, ovvero quello di Pavullo (con 31 casi di Covid) e di Vignola (19 casi rispetto agli 11 di 7 giorni fa).

«Gli esperti sostengono che la vaccinazione copra anche per la variante Delta» come sostiene Brambilla, che non nasconde la sua preoccupazione proprio sull’adesione alla campagna vaccinale tra la popolazione giovanile. «Se le giovani generazioni non si vaccinano – spiega - la variante indiana ha gioco facile a circolare».

Al momento, assicura il direttore generale dell’Ausl, «non abbiamo segnalazioni di focolai per la variante Delta. Ma è un fenomeno da monitorare con molta attenzione, anche perché è molto probabile che cresca nei prossimi giorni».

Durante l’incontro settimanale con i giornalisti, Brambilla ha lanciato un invito a un «maggior senso di responsabilità» da parte della popolazione, anche a seguito delle nuove disposizioni in merito all’interruzione dell’obbligo della mascherina all’aperto a partire dal 28 giugno. «In ambito sanitario le precauzioni devono rimanere quelle che ci sono attualmente – dice il direttore –. Non abbasseremo la guardia assolutamente. Personalmente ritengo che comportamenti di prudenza vadano mantenuti».

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