La denuncia del Sappe: "Caos e proteste in carcere, detenuto si cuce la bocca"

Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, rispettivamente segretario generale aggiunto e regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria, parlano di "tragedia sfiorata" e chiedono "di commissariare la struttura modenese"

Detenuti in un carcere

Detenuti in un carcere

Modena, 29 ottobre 2014 - "Tragedia sfiorata ieri nel carcere di Modena dove un gruppo di detenuti ha inscenato una dura protesta, sfociata in atti di aggressione ed autolesionismo". A denunciarlo sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobassso, segretario regionale. 

"Sembrerebbe - scrivono i due rappresentanti del sindacato autonomo di polizia penitenziaria - che un detenuto abbia chiesto di parlare con la direttrice del carcere e al secco rifiuto ricevuto abbia risposto cospargendosi il corpo di olio e minacciando di darsi fuoco. Un altro detenuto si è cucito la bocca e si è procurato delle lesioni con una lametta. All'arrivo del comandante di reparto, accompagnato da un gruppo di agenti, i detenuti hanno inscenato una dura protesta, cominciando a sbattere gli sgabelli contro le inferriate e il detenuto con la lametta si è lanciato contro il comandante, cercando di colpirlo con la stessa lametta. Uno dei detenuti presenti in sezione è' intervenuto in difesa del comandante ed è stato ferito con la lametta".

Precisando che nella sezione detentiva in questione sono ristretti tutti i detenuti con problemi particolari, anche psichiatrici, e i più indisciplinati, già responsabili di vari atti puniti con sanzioni disciplinari, Durante e Campobasso sottolineano che "l'amministrazione li tiene aperti tutto il giorno, contravvenendo ad ogni buona regola organizzativa, considerato che il regime aperto dovrebbe essere un premio per coloro che si comportano bene".

I rappresentanti del Sappe, poi, lamenta il fatto che a Modena non esiste una sezione chiusa, "tutto questo a danno della sicurezza che ormai non esiste più. Coloro che pagano le conseguenze peggiori sono gli agenti, costretti a lavorare tutti i gironi in condizioni di scarsissima sicurezza per la loro incolumità personale. Ribadiamo la richiesta di commissariare la struttura modenese".