Modena, 11 luglio 2011. “L’Italia è in un momento difficilissimo. Credo che sia bene che tutti se ne rendano conto perché in alcuni momenti credo che non ci sia la percezione di questa consapevolezza. Noi dobbiamo immediatamente approvare la manovra, forse anche anticiparla”.

Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, incontrando i cronisti a margine dell’assemblea annuale degli industriali di Modena.“Dobbiamo fare di più per la crescita - ha detto - perché, per esempio, le liberalizzazioni sono uscite dalla manovra; è uscita tanta parte che poteva fare crescere”.

"Questa manovra non è il massimo - ha spiegato il presidente di Confindustria - ma dobbiamo approvarla nel più breve tempo possibile. Queste riforme vanno fatte adesso, velocemente e con coraggio”. E il riferimento specifico della Marcegaglia va ai costi della politica: “nel momento in cui si chiedono sacrifici a tutti, a partire dai pensionati, non è possibile che la politica non faccia sacrifici. Nella prima bozza della manovra, qualche taglio ai costi della politica era stato accennato ma poi sono scomparsi. Io penso invece che la politica dovrebbe dare un esempio positivo in questo senso”.

In questo momento di particolare difficoltà, in Italia serve “un’assoluta coesione sociale, ma soprattutto coesione tra la politica - spiega la marcegaglia - Sarebbe folle che in questo momento, all’interno della maggioranza e dell’opposizione, ci si confligesse per motivi personali, non avendo invece a cuore le sorti del paese, perché in questo momento siamo veramente in difficoltà”.

Trecento punti base di differenza tra il nostro btp e il titolo di riferimento tedesco bund, secondo la Marcegaglia “è una cosa che non possiamo reggere. Chiedo quindi veramente un grande senso di responsabilità”.

Per la questione Grecia il presidente di Confindustria ha specificato che “Siamo in una situazione molto difficile e pericolosa. Credo che sia innanzitutto importante che a livello di Eurogruppo si decida molto velocemente cosa fare per la crescita, perché questa incertezza a livello europeo crea problemi a tutti i paesi europei, in particolare a quelli ad alto debito come noi. E’ in corso la riunione, ci aspettiamo e chiediamo che finalmente si decida in modo definitivo come aiutare la Grecia”.

"Dobbiamo risvegliarci dall’idea che l’Italia sia immune dalle turbolenze finanziarie. L’Italia non è affatto immune. Sospetto che non ci si renda conto della situazione in cui siamo e delle difficoltà in cui ci troviamo. Dobbiamo dire a chi ci guarda, ai mercati e all’Europa, che l’obiettivo del pareggio di bilancio lo raggiungeremo seriamente nel 2014, e che non abbiamo scherzato".