System, fatturato super e 300 nuovi posti di lavoro

Un 2016 da sogno, Stefani: «Cedere ‘l’impero’? Solo se il gruppo cresce ancora»

Stefani della System

Stefani della System

Fiorano, 15 dicembre 2016 - Dall’incerto panorama industriale italiano, continua a stagliarsi come una delle poche sicurezze il gruppo System del patron Franco Stefani che, rimessosi in forma dopo il malore di quest’estate (ad agosto ha superato un intervento di angioplastica), congeda anche il 2016 nel migliore dei modi: un giro d’affari consolidato di 440 milioni di euro, pari a un incremento del 18% di fatturato sul 2015, investimenti in ricerca e sviluppo in crescita del 5%, un nuovo stabilimento targato Laminam (che ha fatto registrare un picco del 30% in più di fatturato) a Mosca che sarà inaugurato a marzo, per un gruppo che complessivamente nel corso di quest’anno ha creato 300 nuovi posti di lavoro e ora ne conta in totale 2300 tra dipendenti in Italia e all’estero.

Un patrimonio che Stefani in un futuro anche lontano non vuole assolutamente disperdere e lo fa capire chiarendo la fondatezza di alcune voci su eventuali investitori italiani ed esteri (si parla anche di aziende cinesi) disposti ad acquisirne l’impero: «Perché no? Al compimento del mio 75esimo compleanno, ad andare nel 2020, io vorrei passare di mano il testimone a un’impresa industriale. Abbiamo già ceduto la maggioranza della System Logistics ai tedeschi di Krones, che investiranno a Fiorano con un ampliamento importante e nuove assunzioni), sono disposto a vendere altri asset industriali, a patto però che chi arriva sia in grado di garantire continuità aziendale e crescita. E’ il valore che voglio mantenere: sto bene, lavoro ancora dopo 50 anni di attività industriale 12 ore al giorno, non ho fretta, occorre anche valutare il tipo di offerta e i tempi giusti per queste cessioni». Al momento comunque «posso dire che non c’è alcun cliente alle porte. Si sono fatti avanti fondi di investimenti e istituti finanziari disposti a quotarci, ma le loro proposte non ci hanno convinto».

Procede molto bene anche lo stabilimento Laminam a Borgotaro (inaugurato lo scorso 27 settembre) che ha adottato un modello di riferimento di industria 4.0. La nuova fabbrica di 45mila metri quadri è dedicato alla produzione di grandi superfici ceramiche 1620x3240mm in spessori variabili fino a 12millimetri pensati per i piani orizzontali, dai tavoli ai top di bagno e cucina indoor e outdoor. Curiosa anche la nuova frontiera consentita dalla tecnologia digitale per le decorazioni sviluppate non solo su superfici ceramiche, ma anche sul legno, metallo e vetro: «Dobbiamo diversificare in altri settori, così da essere meno vulnerabili sui mercati».