Mercoledì 24 Aprile 2024

Piace il pugno duro della Lega. Il Pd tiene, in calo i grillini

L'analisi del voto modenese: Carroccio partito leader del centrodestra, doppiata Forza Italia Lo speciale elezioni: affluenze e risultati

Stefano Bonaccini al voto (FotoFiocchi)

Stefano Bonaccini al voto (FotoFiocchi)

Modena, 24 novembre 2014 - RISORGE la Lega Nord che vince nettamente il duello per conquistare la seconda piazza, battendo il Movimento 5 Stelle. Il Pd a Modena continua a tenere, ma d’ora in poi dovrà guardarsi alle spalle, perché l’effetto Renzi, che ha avuto alle ultime Europee il suo massimo risultato, si è già esaurito. Anzi, c’è chi dice che i conflitti sul Jobs Act abbiano inciso negativamente sulla performance del vincitore Stefano Bonaccini

QUALI spiegazioni si possono dare? La tattica del Carroccio è nota da anni: dalla parte degli italiani, la sicurezza come priorità assoluta. Due tasti che evidentemente vanno a pizzicare le corde giuste dei cittadini. Del resto basta dare uno sguardo alla cronaca di cui ci occupiamo tutti i giorni: sono all’ordine del giorno le proteste dei cittadini per l’aumento dei reati contro la persone. I furti in casa sono una vera e propria emergenza, e giustamente generano rabbia e voglia di sentire parole dure nei confronti di chi delinque. La Lega risponde a questi requisiti. E il leghista Matteo Salvini ha interpretato alla perfezione, nei giorni di campagna elettorale questa rabbia montante, facendo le veci di Alan Fabbri. Ha parlato allo stomaco delle gante e la gente ha risposto. E’ andato nella Bassa terremotata e ha usato parole dure e battagliere, quelle che in tanti volevano sentirsi dire: «Se non vi aiuteranno bloccheremo le autostrade». Solo uno slogan? Può darsi, ma chi si trova ancora senza casa lo ascolta volentieri e prova un istintivo moto di simpatia. E vota Lega. 
 
ECCO quindi che salire sul Carroccio significa stare dalla parte di chi vuole usare il pugno duro contro chi delinque e soprattutto chi viene nel nostro Paese clandestinamente e viola la legge. 
E Forza Italia che fine fa? Per il momento sembra che debba cedere il ruolo di leader del centrodestra al Carroccio. Soffre la mancanza di un leader carismatico, con Berlusconi verso l’uscita di scena e nessuno all’orizzonte in grado di sostituirlo. A livello locale prevalgono le divisioni interne, già emerse alle ultime amministrative. L’impressione è che finché a livello nazionale non comparirà un nuovo leader in grado di ricompattare le file, anche a livello locale Forza Italia continui a faticare. 
Fa un passo indietro invece il Movimento 5 Stelle, che ha perso il duello per la seconda piazza in maniera molto netta. La spinta di Beppe Grillo ha perso un po’ della propria inerzia. L’ex comico si è visto poco in campagna elettorale. La candidata modenese Giulia Gibertoni non l’ha presa come una mancanza, ma come un passo avanti: «Non c’è solo Grillo, ci sono i candidati sul territorio, sta a loro comunicare con i cittadini». Insomma, un passo verso l’indipendenza dal capo supremo. Uno svezzamento che però, almeno nell’immediato, si paga. 
 
E IL Partito Democratico? Ha vinto secondo copione. Ma come partito vincente dovrà più di ogni altro porsi il problema del clamoroso flop delle affluenze. Tante le cause: allontanamento dalla politica, circostanze sfavorevoli (si votava solo in Emilia-Romagna e in Calabria, non c’era un traino nazionale). Aggiungiamo che in ballo non c’era un obiettivo di tipo politico nazionale come manifestare il proprio dissenso a Berlusconi, o tirare la volata a Rezi, come successo in passato. Da qui lo scarso interesse per questa tornata elettorale. Evidentemente al di là dei significati politici che può nascondere una competizione elettorale, la Regione non è percepita dai cittadini come un ente che incide in maniera forte sulla vita quotidiana dei cittadini. Poi c’è il capitolo Spese pazze: l’inchiesta sui rimborsi dei consiglieri regionali ha dato fastidio. E questa è la prima grana che aspetta il modenese Stefano Bonaccini, che dovrà ridare alla Regione un’immagine nuova e pulita, al di là del risultato dell’inchiesta giudiziaria.

Le preferenze di Modena