Europa League, la notte del Sassuolo. Di Francesco: "Voglio i gironi"

Stasera lo storico esordio a Lucerna, il tecnico: “Non dite che siamo favoriti“

Eusebio Di Francesco guida il Sassuolo in casa del Lucerna (Ansa)

Eusebio Di Francesco guida il Sassuolo in casa del Lucerna (Ansa)

Lucerna, 28 luglio 2016 - Poco da dire, fanno il loro effetto, Di Francesco e Magnanelli nella ‘eurocornice’ della loro carriera. E se il capitano ‘batte forte’ sul tasto dell’emozione, il tecnico non è da meno. «Il sogno è diventato realtà», dice Eusebio Di Francesco, e adesso, il sottinteso, si tratta di farlo durare il più a lungo possibile. E arrivare più avanti che si può. Anche se la squadra di Babbel «fisicamente è più avanti di noi, e – aggiunge il Difra - forse anche più abituata a questa ribalta europea».

Flash dalla Svizzera, per l’eurosassuolo, con il tecnico che ha portato in neroverdi prima in A e poi in Europa che stacca di dosso ai suoi l’etichetta di favoriti che pure i bookmakers riconoscono ai neroverdi. «Per noi – dice - è un debutto, abbiamo qualche assenza e poca esperienza internazionale, ma vogliamo fare il meglio possibile da subito».

Nessun dubbio, in proposito, e non per caso Di Francesco si attiene, anche se la cornice europea è inedita, ai clichè che gli sono abituali in campionato. «La formazione non la dico», il primo. «Giocheremo con il 4-3-3», il secondo. Le assenze di parecchi centrocampisti – agli stop, previsti, di Missiroli e Pellegrini si aggiunge Sensi, uscito malconcio dalla rifinitura – non tolgono tuttavia certezze al tecnico neroverde, debuttante al comando di un plotone di debuttanti – dei 21 convocati, solo in 4 hanno trascorsi europei a livello di club – che non vuole smettere si stupire. «Siamo una società che è cresciuta, anno dopo anno, ed è cresciuta anche nelle sue stagioni di serie A. Per questo – aggiunge – se essere arrivati fin qua è importante, ancora più importante sarà cercare di arrivare alla fase a gironi. Quello è l’obiettivo al quale abbiamo lavorato da quando ci siamo ritrovati, allenandoci con la voglia giusta e con grande spirito di sacrificio. La squadra finora ha sempre risposto e sono certo che, se è vero che affrontiamo una partita difficilissima, è altrettanto vero che la interpreteremo al meglio. Ma non dite che siamo favoriti».

Biondini a centrocampo, Gazzola a destra della difesa, la conferma del tridente – Berardi, Defrel, Sansone – che tanto bene ha fatto la scorsa stagione sono le certezze del primo euroundici della storia del Sassuolo. Antei, Politano, Trotta e Falcinelli frecce da scagliare a gara in corso, magari se le defezioni in mediana obbligheranno Di Francesco a passare a quel 4-2-3-1 tanto spesso provato in precampionato. E la ‘prima’ europea dei neroverdi, cui Giorgio Squinzi ha addirittura chiesto la Champion’s, è un appuntamento che vale già doppio, cui arriva, come forse è giusto, un Sassuolo parecchio uguale a quello che questa chance se la è guadagnata sul campo.