Giovedì 2 Maggio 2024

Ferrari, Marchionne nuovo presidente. A Montezemolo una maxi liquidazione

Era nell'aria da qualche giorno, adesso la conferma da Maranello: Luca Cordero di Montezemolo non è più il presidente, le redini della Ferrari passano a Sergio Marchionne. L'addio: "La Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader...". Liquidazione da 27 milioni di euro

Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo (Lapresse)

Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo (Lapresse)

Maranello, 10 settembre 2014 - Ferrari: Montezemolo lascia, Marchionne nuovo presidente (VIDEO). Montezemolo lascerà su sua richiesta la presidenza della Ferrari con effetto il 13 ottobre prossimo a conclusione del festeggiamento dei 60 anni di Ferrari in AmericaLa presidenza sarà assunta dall'amministratore delegato della Fiat. "Del futuro della Ferrari - ha dichiarato Marchionne - io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend. Voglio ringraziare personalmente Luca per quanto ha fatto per la Fiat, per la Ferrari e per me". A Montezemolo spetterà una liquidazione da 27 milioni di euro. Lo specifica una nota in cui viene indicata una indennita' di 13,71 milioni di euro, pagabile nell'arco di vent'anni più altri 13,25 milioni per l'impegno a non svolgere attività in concorrenza con il gruppo fino a marzo 2017.

 

COMMENTO / L'icona dell'Italia - di LEO TURRINI

JOHN ELKANN - "Desidero ringraziare Luca a nome della mia famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e per la Ferrari - ha dichiarato il presidente della Fiat John Elkann. Ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione. A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale, con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere". 

MONTEZEMOLO / "FERRARI LA COSA PIU' IMPORTANTE DELLA MIA VITA" - "La Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader. Le ho dedicato tutto il mio impegno ed entusiasmo e insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita", ha detto Montezemolo che rivolge un pensiero ai tifosi "che non hanno mai fatto mancare alla scuderia il loro entusiasmo soprattutto nei momenti più difficili". 

SCHEDA - Montenzemolo, le tappe della carriera in Ferrari

"LA FINE DI UN'EPOCA" - "La Ferrari avrà un ruolo importante all'interno del gruppo Fca e nella quotazione a Wall Street. Si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall'ad del gruppo", dice Montezemolo, che parla di "fine di un'epoca". "Ho quindi deciso - spiega - di lasciare la presidenza dopo quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili, dopo quelli passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta. Il mio ringraziamento va innanzi tutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell'azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo. Un saluto e un ringraziamento a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, ai dealer di ogni Paese e in modo particolare ai clienti e ai collezionisti con cui condivido la stessa passione". "Auguro agli azionisti, e in particolare a Piero Ferrari che mi è stato sempre vicino, e a tutte le persone dell'azienda ancora tanti anni di successo che la Ferrari merita", conclude Montezemolo. 

CONFERENZA STAMPA DA MARANELLO

MONTEZEMOLO / "E' FINITO UN CICLO"  - Nel primo pomeriggio Marchionne e Montezemolo tengono una conferenza stampa congiunta a Maranello. "E' un giorno importante perché dopo 23 anni, passati molto in fretta, oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari - spiega l'ex presidente -. Obiettivamente credo che sia finita un'epoca e un ciclo dell'azienda. Grazie ai risultati e alla forza della Ferrari, se ne apre un'altra che spero, penso e auguro possa essere una cosa nuova e più importante". (VIDEO"E' giusto che una fase nuova non si apra con giovanissimo presidente che è qui da 23 anni. Questa è un'operazione di squadra, di gruppo. Sapere che la Ferrari avrà un ruolo importante in un momento epocale del nostro gruppo, ovvero la quotazione a Wall Street, ci riempie di orgoglio". "E' giusto - prosegue Montezemolo - che a presiedere Ferrari ci sia l'amministratore delegato dell'intero gruppo proprio a dimostrazione che questa è una grande operazione di squadra per il futuro". "Un grazie ad Amedeo Felisa, all'epoca era un tecnico. Che è a.d. e lo rimarrà".   

LA COMMOZIONE - Montezemolo commosso ha spiegato: "Io sono contento, contento di lasciare un'azienda in queste condizioni, contento che ci siano tutte le premesse per tanta ulteriore crescita. Contento di avere un po' meno stress. Contento di poter andare a prendere a scuola mio figlio di 4 anni. Contento di aver fatto il mio dovere e di aver gestito questa azienda straordinaria". E aggiunge: "Sono contento di uscire al momento giusto, alla vigilia di una fase straordinaria per il gruppo". Infine, rivolgendosi ai giornalisti, Montezemolo si è lasciato andare ad una battuta: "A volte avete scritto delle cazzate, a volte ve l'ho fatto notare, ma mi mancherete".  

LA FORMULA UNO - "Usciamo da un anno brutto perché abbiamo trascurato l'importanza e le difficoltà di questo sistema di motore nuovo che non è tradizionale. Ci sarà un nuovo ciclo per la Formula 1, va riscritto. Ci sono le premesse per tornare presto a vincere". "Se guardiamo avanti e agli investimenti che abbiamo fatto. Abbiamo vetture all'avanguardia, la Ferrari avrà ancora più forza. Lavoreremo ancora fino al 13 ottobre e quello sarà il mio ultimo giorno di scuola".  "Un grazie particolare va a Michael Schumacher, con cui ho condiviso anche momenti difficili. Schumacher è stato un pilota eccezionale", dice ancora Montezemolo. "E' stato colui che più di ogni altro ha fatto la storia con le sue vittorie". E ancora: "Nel 2000 quando tornammo a vincere, per la prima volta, sentii l'Avvocato Agnelli in lacrime quando mi chiamò dopo la vittoria di Schumacher. E' una telefonata che ho ancora nelle orecchie".

IL RICORDO DI BOTIN - Montezemolo ricorda il presidente del Santander, Emilio Botin, deceduto per infarto. Nel corso della conferenza stampa a Maranello Montezemolo ha voluto "ricordarlo e ringraziarlo" come "vero ferrarista". Botin, ha aggiunto, "resterà nei nostri cuori". 

MARCHIONNE / "L'AMICIZIA TRA ME E LUCA CONTINUA" - "L'amicizia tra me e Luca continua, non è stata impattata da quel polverone montato dopo le dichiarazioni di sabato e domenica. Abbiamo appena fatto colazione insieme e abbiamo parlato", anche in precedenza, "di questo passo inevitabile" anche se "la tempistica era da scegliere. Sono procesi che succedono in tutte le aziende". Così Sergio Marchionne in conferenza stampa. Poi ha aggiunto con un sorriso: "Ti voglio ringraziare per l'amicizia e per il fatto che ci siamo sopportati bene per 10 anni". 

"LA FERRARI RESTA ITALIANA" - "Non c'è la minima intenzione di integrare Ferrari in Fiat Chrysler per non farla inquinare in un sistema automobilistico di mass market".  "L'indipendenza operativa e strategica non è mai stata messa in discussione". L'ad di Fiat Chrysler ha poi aggiunto la Ferrari "è nata e morirà italiana. Se qualcosa venisse prodotto fuori da questo stabilimento sarebbe osceno, totalmente inconcepibile, se non nascesse qua non sarebbe più la Ferrari""Un Suv con il Cavallino? Non lo vedo", ha tagliato corto alla domanda Marchionne.

"IL MIO IMPEGNO DURATURO" - L'impegno alla presidenza della Ferrari "è duraturo", ha detto lo stesso Marchionne precisando che "Ferrari è di un'importanza da non sottovalutare e il fatto che sia io presidente significa molto. Il mio impegno è duraturo"Nel consiglio di amministrazione "hanno le chiavi del mio futuro. Io dipendo dal supporto di un ente e non sono io a decidere se e quando vado via". "Ho dei piani personali e se coincidono andremo avanti" altrimenti ci saranno "dimissioni istantaneamente", sottolinea. Sulla buonuscita di Luca Cordero di Montezemolo da presidente della Ferrari "la Fiat dirà quello che deve dire, entro i tempi previsti dai regolamenti di Borsa". 

"BISOGNA TORNARE A VINCERE" - Bisogna "dare credibilità alla Ferrari in pista, sono fissato. Bisogna tornare lì. Questo darebbe un sostegno al resto della Ferrari, e va oltre ad ogni altro tipo di vettura che possiamo fare. Vincere in pista non è negoziabile. Bisogna ritornarci". E sui piloti (Kimi Raikkonen e Fernando Alonso):  "Sono due campioni del mondo, non parliamo di cambiamenti. Mi rammarica non avergli dato una macchina per vincere". 

LA SQUADRA - Non ci sarà nessun cambio di squadra in Ferrari dopo le dimissioni del presidente. "No comment, mi piacciono, sono buoni", ha detto l'amministratore delegato di Fiat Chrysler parlando dei manager Ferrari. "L'impegno mio, come quello di Luca, è di vincere alla velocità della luce, se avessi potuto farlo ieri l'avrei fatto. E avrei ritirato tutto quanto ho detto". 'Abbiamo l'ingegner Felisa'. Così Marchionne, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano, dopo l'addio di Luca Cordero di Montezemolo, chi sarebbe stato il prossimo 'uomo forte' del Cavallino. Marchionne ha risposto citando l'attuale amministratore delegato Amedeo Felisa. Quanto alla gestione sportiva del Cavallino 'c'è Marco Mattiacci'.

L'ANNUNCIO SULL'ALFA - Infine annuncia: "Il 24 giugno 2015 cercheremo di fare la nuova Alfa. Questa è una notizia che vi posso dare", ha aggiunto.