Festival della Filosofia, boom di presenze. Il tema del 2015 sarà 'Ereditare'

La quindicesima edizione si terrà dall'11 al 13 settembre dell'anno prossimo. Il direttore scientifico, Michelina Borsari: "Abbiamo scelto un verbo come nel 2013 per mettere l'accento sul passaggio dal presente al futuro"

Modena, Festival della Filosofia (FotoFiocchi)

Modena, Festival della Filosofia (FotoFiocchi)

Modena, 14 settembre 2014 - Ereditare” sarà il tema dell'edizione 2015 (la quindicesima) del Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, che si terrà dall'11 al 13 settembre. La parola - chiave è stata annunciata ufficialmente oggi pomeriggio (in diretta durante il programma radiofonico “Fahrenheit” di Rai Radio 3) a chiusura del festival di quest'anno, dedicato alla Gloria.

"Sarà una parola speciale per riflettere sulla trasmissione di esperienze e di patrimoni culturali alle generazioni future”, ha detto Stefania Cargioli, presidente del Consiglio direttivo del Festival che ha fornito anche alcuni dati ancora provvisori sulle presenze. “Già nel pomeriggio di oggi sono state stimate circa 200mila presenze, di cui 100mila per il programma filosofico”.

Il nuovo tema sarà, ancora una volta, sviluppato secondo molte strade e molte vie. “Ci piace segnalare temi sottotraccia, che un po' soffrono nel presente – ha spiegato Michelina Borsari, direttore scientifico del Festival -. Questa parola 'Ereditare' ci segnala quanto possa essere difficile trasmettere quanto abbiamo ricevuto”.

"Come nel 2013, abbiamo scelto un verbo. Avevamo pensato a educazione o tradizione: ma in questo modo mettiamo l'accento sul passaggio dal presente al futuro”, ha sottolineato il professor Remo Bodei, presidente del comitato scientifico.

"Jean Luc Nancy oggi ci ha espresso un giudizio che ci ha fatto arrossire. Ha detto che il nostro festival non è solo il miglior festival di filosofia in Italia o in Europa ma è il migliore del mondo – ha rimarcato Michelina Borsari -. L'attenzione all'aspetto qualitativo è stata straordinaria. Hanno partecipato anche tanti nuovi pensatori dall'Italia e dall'estero che si sono impegnati in una riflessione rigorosa e originale.Il tema della Gloria, che poteva sembrare poco 'contornabile', è stato invece contornato. E anche noi siamo diventati una piccola gloria nazionale”.

“Abbiamo visto una partecipazione crescente e cresciuta delle città. Il festival non ha fatto crescere solo il discorso filosofico, ma ha fatto crescere le intere città che vi si riconoscono – ha proseguito Michelina Borsari -. Ha creato questa comunità del festival, fatta di tantissime migliaia di persone che ogni anno si ritrovano e appartengono ormai al nostro mondo”.

"E' emerso che la gloria è un concetto che ha molti lati, che si declina anche in forma di onore, celerità, prestigio e sapere. E sono emerse anche tante gradazioni”, ha aggiunto il professor BodeiIl festival dunque mantiene il suo ruolo nel panorama culturale non soltanto italiano. E affronta dunque nuove sfide per esplorare la contemporaneità.