Alberto Bertoli sta lavorando anche al suo prossimo album: con lui collaborerà anche Luca Carboni
Modena, 9 luglio 2016 – Suo padre gli ha raccontato di quegli anni, anche se in modo un po’ originale, come da tradizione in casa Bertoli. Così non stupisce che Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, sia uno dei protagonisti principali, nel cast di ‘Sulla via (Emilia) per Woodstock’, la kermesse che si terrà a Fiorano dal 15 al 17 luglio con una sessantina di band emergenti, di cui il Resto del Carlino è il partner principale.
«In effetti, anche se ovviamente non c’era andato, mio padre mi parlava dello storico raduno di Woodstock – racconta Alberto – . Ovviamente, lo faceva a modo suo: per lui quello fu ‘un grande concerto dove andarono tutti i più grandi, tranne Bob Dylan’. Ma non era l’unico punto di vista originale che aveva, su quegli anni: quando da bambino gli chiesi perché una sua canzone fosse dedicata al 1967, mi rispose che era l’anno prima del ‘68. E allora papà? Che è successo nel ‘68? ‘Un gran casino’, mi rispose».
Bertoli, che cosa canterà al ‘Woodstock’ di Fiorano?
«Avremo un’ora a disposizione, nella quale vorrei proporre soprattutto i miei pezzi più rock. Ma faremo anche qualcosa dedicato a quegli anni, sto pensando a un brano di Jimi Hendrix».
Perché partecipa a uno show con band emergenti?
«E’ la cosa che mi piace di più di questa iniziativa: l’idea di far suonare insieme artisti più affermati e altri che cercano una vetrina è molto bella, secondo me».
L’ultimo suo album si chiamava ‘Bertoli’. Il prossimo?
«Il titolo è ancora da definire, stiamo facendo molti provini. Sto lavorando con Luca Carboni, un amico che è anche un artista a 360 gradi, e con i suoi collaboratori Antonello d’Urso e Fulvio Ferrari. Qualche brano già è pronto, ho la fortuna di poter collaborare con uno che è stato primo in classifica per mesi, di sicuro mi sa dare buoni consigli».
Scadenze fissate?
«Solo una, quella del 20 agosto quando uscirà il film ‘Meridione mon amour’ per il quale ho composto la colonna sonora e il brano che ha lo stesso titolo del film. Per il resto, stiamo lavorando».