Canone Rai, a Fiumalbo boom di evasori

Record negativo in Appennino: uno su due non paga. Al secondo posto Riolunato

Il logo della sede Rai

L'entrata con il logo della Rai della sede di viale Mazzini di Roma, 10 luglio 2012. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Fiumalbo (Modena), 30 ottobre 2015 - Fiumalbo e Riolunato sarebbero i due comuni della provincia con il più alto tasso di evasione del canone Rai. Lo rivela uno studio dell’agenzia Twig di Bergamo, che raffronta il numero di abbonamenti Rai sottoscritti con il numero di famiglie residenti. Si tratta quindi di una semplice stima, tutta da accertare (non è detto che ogni famiglia residente abbia un televisore, ad esempio) ma il dato che emerge resta comunque interessante. La media nazionale di evasione così calcolata al 31 dicembre 2014 è del 30,5 %. Mentre a Fiumalbo il tasso di evasione risulta del 44,5%. Ossia su 100 residenti, 44 non hanno un abbonamento Rai. Seconda posizione per Riolunato, dove il tasso di evasione è stimato al 39,8%. A battere tutti è comunque il vicino comune di Abetone, già in Toscana ma confinante con Fiumalbo, dove l’evasione è stimata addirittura al 48,6%. Il fatto di scoprirsi ‘evasori’ ha stupito in realtà un po’ tutti.

Abbiamo raccolto diversi commenti girando da un comune all’altro, ma tutti sono convinti di pagare il canone. «Mi capita di parlare con diverse persone – dice un residente di Fiumalbo –, e mi risulta che la gran parte dei cittadini il canone lo paghi». «A Fiumalbo il canone viene pagato – commenta il sindaco di Fiumalbo Mirto Campi –. E questa percentuale di evasione mi sorprende un po’». Stesso a Riolunato. «Non siamo a conoscenza di fenomeni di protesta particolari legati al mancato pagamento del canone – dice il vicesindaco di Riolunato Giordano Rocchi –. Peraltro la percentuale di anziani residenti nei nostri comuni è alta. E gli anziani il canone lo pagano sempre. L’unica spiegazione – aggiunge Rocchi –, può essere legata alle persone che in montagna hanno la residenza, ma per motivi lavorativi vivono altrove gran parte dell’anno, pagando lì probabilmente il canone».

In effetti il presunto tasso di evasione del canone potrebbe essere spiegato in realtà dalla presenza di molte cosiddette finte prime case. La furberia, in questo caso, è quindi un’altra: non tanto sul canone, quando sulle imposte comunali sulle seconde case.