Formigine dice basta all’arrivo di nuovi profughi

Il sindaco Costi: «Abbiamo già dato tanto...»

Profughi (De Pascale)

Profughi (De Pascale)

FORMIGINE, 28 Luglio 2015 – Il Comune di Formigine dice basta all’arrivo di nuovi profughi dopo il violento scontro tra due di loro nel parco di Villa Gandini a poche centinaia di metri da uno spettacolo per bambini.

Era stato lo stesso sindaco, Maria Costi, a chiederlo al prefetto all’indomani della rissa: «Più d’una volta – ha spiegato il sindaco – abbiamo fatto presente che l’accoglienza in albergo era un problema, specie se in centro città, specie se per così tante persone e per così tanto tempo»; in Italia servono anche 6 o più mesi per il riconoscimento o meno dello status di rifugiato. Fino a giovedì erano in albergo a Formigine 30 dei 46 rifugiati ospitati sul territorio. La prima misura dopo la rissa è stata una divisione del gruppo in albergo. Metà è stata spostata in altri Comuni della provincia, chi a Modena, chi a San Cesario, chi altrove, con un occhio ai paesi di provenienza e all’etnia; sebbene infatti le indagini sull’episodio di giovedì siano ancora in corso pare che alla base della rissa ci sia la diversa provenienza tra i due belligeranti, un nigeriano, l’altro dal Gambia. Se per una quindicina dei rifugiati è arrivato il trasferimento il destino dei due venuti alle mani non è ancora certo, saranno le indagini a stabilire se ci sono o meno gli estremi per un’espulsione. Intanto continuano gli sbarchi e sul territorio modenese sono previsti nuovi arrivi, ma dopo l’incontro col prefetto di venerdì il sindaco ne è certo: «Nessun nuovo arrivo a Formigine, ci è già stato chiesto tanto e abbiamo già dato tanto. Come in tanti in Europa chiedono equità sull’accoglienza lo stesso deve essere entro i confini italiani. C’è bisogno di equità nella distribuzione dei rifugiati anche tra Comune e Comune, in funzione del numero di abitanti».

Andrea Minghelli