Martedì 23 Aprile 2024

Ladro trovato con la testa fracassata: è stato il custode

Formigine, risolto il giallo del 28enne trovato in fin di vita. Arrestati i due complici della tentata rapina al bowling

Il Bowling di Formigine. La tentata rapina è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì

Il Bowling di Formigine. La tentata rapina è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì

Formigine (Modena), 23 novembre 2014 - IL CUSTODE, di nazionalità tunisina, si è visto i ladri di fronte e ha reagito: nella violentissima colluttazione ha colpito uno dei tre malviventi alla testa con un tubo di ferro, mettendoli in fuga. Avevano puntato sul Bowling, la nota sala giochi di via Giardini. Quello dei tre malviventi che è stato ferito però ora versa in condizioni disperate all’ospedale.

Risolto in pochi giorni dai carabinieri della compagni di Sassuolo e dalla pm Claudia Natalini che ha condotto le indagini il giallo di Formigine, la vicenda del 28enne albanese trovato in fin di vita mercoledì pomeriggio in un’area verde tra via Treves e via Cavalieri, zona residenziale nella semiperiferia della città, da una donna che passeggiava con il cane. Il giovane, che indossava i guanti (particolare che ha subito indotto i carabinieri a pensare che potesse trattarsi un ladro), è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Baggiovara, dove attualmente è ancora ricoverato, in coma, forse anche per il lungo tempo trascorso di notte all’addiaccio senza essere soccorso. Un furgoncino lì vicino, senza assicurazione, farebbe pensare che il ragazzo dopo essere stato colpito abbia provato a ripararsi all’interno dell’abitacolo. Successivamente, forse, ha tentato di allontanarsi a piedi, finendo però mezzo morto per terra. Nel frattempo i carabinieri sono riusciti a rintracciare e arrestare i complici, un 22enne e un 28enne, entrambi albanesi.

ll terzo componente, in fin di vita, fa parte appunto della banda che nella notte tra martedì e mercoledì, intorno alle 3, si è intrufolata all’interno del Bowling: hanno parcheggiato l’auto a un chilometro di distanza, due sono entrati incappucciati e un altro è rimasto fuori a fare da palo. I banditi tuttavia non avevano fatto i conti con il custode il quale, svegliato dai rumori, ha visto i ladri che provavano a forzare le macchinette di videopoker: nel tremendo corpo a corpo che ne è seguito, e considerando che i malviventi avevano dei cacciaviti molto lunghi (potevano essere impiegati benissimo come armi), il guardiano ha utilizzato per difendersi un tubo di ferro, un piantone di quelli che servono per delimitare gli spazi. Anche perché pare anche che uno dei malviventi abbia preso una sedia per scagliargliela contro. Il custode ha impugnato il tubo di ferro sembra per proteggersi e ha colpito con violenza. Si tratta di legittima difesa o costituisce un eccesso di legittima difesa? Il custode ha denunciato regolarmente l’accaduto, sarà la magistratura e dopo eventualmente il tribunale a stabilirlo. In ogni caso i ladri fuggono e la rapina fallisce. Sul luogo rimangono diverse tracce di sangue: i militari stanno anche vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza per cercare di ricostruire meglio la dinamica.

I CARABINIERI hanno ritrovato addosso al rapinatore ricevute e scontrini fiscali che hanno consentito di risalire ai luoghi frequentati, tra Sassuolo e Modena (non aveva infatti una fissa dimora).

A collegare definitivamente il tentato colpo di martedì con il ritrovamento del corpo di mercoledì è stata una richiesta da parte di un legale contattato dai complici di sapere se il terzo uomo della banda fosse già in carcere perché ne avevano perso le tracce. A quel punto il cerchio si è chiuso e il caso è stato risolto. Si tratta ora di capire se il 28enne in coma riuscirà a sopravvivere. Mentre andiamo in stampa lotta ancora tra la vita e la morte. Gli altri due malviventi, essendo incensurati, sono ai domiciliari.

Congratulazioni intanto da parte del sindaco di Formigine Maria Costi sono state espresse ai carabinieri «per la brillante operazione».