Gli scatti di Ghigo Roli protagonisti a FotoArt

La rassegna fotografica andrà in scena sabato e domenica nel castello di Levizzano Rangone

Ghigo Roli è un fotografo modenese di respiro internazionale

Ghigo Roli è un fotografo modenese di respiro internazionale

Castelvetro, 28 ottobre – Sabato e domenica è festa grande per gli amanti della fotografia: nel castello di Levizzano Rangone, nell’ambito del festival FotoArt, si potranno vedere ben undici mostre diverse. Questi gli orari: domani 9,30-21, domenica 9,30-19. Infine, il posto d’onore sarà riservato a Ghigo Roli, fotografo modenese di respiro internazionale che, nella sala grande del piano nobile del castello, presenterà tre mostre: D’amore e d’Arte, Segni di terra e i Taccuini di Dio per un totale di oltre cinquanta fotografie. La prima mostra, D’amore e d’Arte, è una nuova ricerca che potrà quasi sembrare un colpo di scena a chi conosce i lavori editoriali di Ghigo Roli.

Dall’inizio della carriera Infatti, le sue fotografie ci hanno regalato uno sguardo rigoroso e rivelatore sul paesaggio e sull’arte. Ci ha abituato a descrizioni impeccabili, senza sbavature e con un sapiente uso della luce, ispirate dal suo duplice amore per la Natura e per i capolavori artistici. Per questo, le sue

campagne fotografiche sono confluite in importanti libri di riferimento sia in Italia sia all’estero.

La seconda mostra qui esposta da Ghigo Roli, I Taccuini di Dio, già esposta a Berlino, Firenze e Modena, sottolinea le incredibili corrispondenze tra il mondo della Natura e quello delle Scienze matematiche e fisiche. Immaginando un grande codice leonardesco, Ghigo Roli si riconnette alla visione rinascimentale che voleva arte e scienza intimamente unite ed esplora alcune forme naturali alla ricerca della loro più intima struttura matematica. Avviene così che il mondo animale e vegetale si riveli come l’espressione formale di concetti matematici e geometrici.

Infine con le immagini della terza mostra, Segni di Terra, Ghigo Roli compie un viaggio di ricognizione aerea sul nostro territorio e sul lavoro dell’uomo che questo territorio ha profondamente inciso. Sono immagini riprese dall’elicottero nella fascia pedemontana del nostro Appennino, Sassuolo e Casalgrande in particolare. È un lavoro di indagine fotografica in cui si alternano paesaggi bucolici a insediamenti industriali.