Fratelli Delfini, sabato i funerali a Terracielo

Fratelli Delfini, ‘verifiche’ sul testamento ritrovato. I familiari hanno consultato un legale

Modena, i fratelli Delfini sono stati trovati morti in casa (Foto Fiocchi)

Modena, i fratelli Delfini sono stati trovati morti in casa (Foto Fiocchi)

Modena, 27 maggio 2016 - Si svolgeranno sabato mattina alle 10, a Terracielo Funeral Home, le esequie di Giulio e Paolo Delfini, i fratelli trovati morti lunedì nella loro abitazione di via Rua Muro. Le salme saranno poi tumulate nella tomba di famiglia a San Cataldo. Ieri uno dei tre cugini dei due medici si è recato a Terracielo per organizzare appunto i funerali. Infatti proprio i tre cugini, di cui uno residente all’estero, rappresentano gli unici parenti ‘stretti’ di Paolo e Giulio, che non avevano figli.

E pare che i familiari ancora attendano ‘lumi’ sulla milionaria eredità poichè ancora non sarebbero entrati in possesso di quel biglietto lasciato da Giulio, prima di togliersi la vita accanto al fratello, in cui disponeva che tutti i beni andassero alla chiesa cattolica, in particolare alla Curia di Modena. Una scelta che non è detto trovi d’accordo i familiari che, in ogni caso, hanno già nominato i propri legali. A confermare della presenza di un atto manoscritto, trovato accanto ai cadaveri dei due fratelli, è stato il procuratore Lucia Musti.

«La Procura della Repubblica, a seguito della morte e del suicidio di Paolo Delfini, 75 anni e Giulio Delfini, 74, ha aperto un fascicolo per fatti non costituenti reato – ha detto – nel corso del sopralluogo nell’abitazione è stato poi rinvenuto un atto manoscritto da parte di Giulio Delfini, assimilabile ad un testamento olografo, in quanto contiene la manfestazione di volontà di lasciare i propri beni alla chiesa cattolica». A questo punto ci si chiede: quel biglietto è l’unico testamento disponibile? Oppure gli anziani fratelli ne hanno lasciato un altro, magari presso un notaio negli anni passati?. E’ quello che sicuramente in queste ore si stanno chiedendo anche i parenti dei due medici.

Ovviamente ‘in ballo’ c’è un patrimonio importante; da proprietà immobiliari non solo in città a conti correnti, alle quote nelle diverse case di cura, tra cui villa Igea. Infatti Giulio Delfini era amministratore oramai emerito nel Cda della clinica di via Stradella e deteneva il 30 per cento delle quote. Quote che potrebbero, una volta passata la successione, essere destinate alla Curia. Ma l’eredità, a questo punto, resta un’incognita. Da domani Paolo e Giulio Delfini riposeranno accanto ai genitori nella cappella di famiglia.