Torrazzi sud sotto assedio, raffica di furti nelle aziende

I colpi tutti martedì notte: il bottino più ingente da Ferramenta Setti

Fabio Lodesani della Italkero

Fabio Lodesani della Italkero

Modena, 26 febbraio 2015 - Tutto in una notte. Potrebbe essere così descritta la raffica di furti che ha interessato martedì sera tutta la zona dei Torrazzi Sud. Come in una candid camera, ma di cattivo gusto, uno dopo l’altro i titolari delle aziende tra via Kennedy e via Lumumba, ieri mattina, nell’aprire le loro attività si sono trovati dinnanzi a danni e ammanchi per diverse migliaia d’euro.

Non è chiaro se i responsabili siano gli stessi per tutti i colpi registrati e se abbia agito a ‘random’. Sicuramente una sorta di ‘mappa’ i malviventi devono essersela procurata dal momento che, nei giorni scorsi, già alcuni imprenditori avevano scoperto porte e finestre forzate, segno che la gang qualche sopralluogo lo aveva già fatto. E non è detto che, oltre ai furti di cui si è venuti a conoscenza, non ve ne siano altri perché tra i proprietari delle aziende, c’è chi ammette di non aver neppure più voglia di denunciare.

Il colpo più ‘pesante’, in ordine di cifre, pare sia quello messo a segno alla nota ferramenta Setti di via Martin Luther King, di cui è amministratore Carlo Ventura, che tutti conosciamo come ‘Sgorghiguelo’. «In questi giorni siamo letteralmente sotto assedio – affermano i dipendenti –. Stiamo subendo chi prima, chi dopo, un furto dopo l’altro. La situazione è oramai insostenibile».

Ingente il bottino; infatti i malviventi sono fuggiti con diverso materiale, tra cui reti per recinzioni residenziali, pali e bombole, oltre al furgone della ditta, sul quale hanno ‘comodamente’ caricato la merce. Il furto, complessivamente, supera i 15mila euro di valore, escludendo i danni alle porte, forzate per introdursi nel locale. Tra l’altro non è la prima volta che la ferramenta Setti funge da meta per i balordi ma, in quest’occasione, le telecamere hanno ripreso buona parte del ‘blitz’, con la speranza che le immagini possano risultare utili alla polizia nell’identificare i responsabili.

«Fortunatamente non sono riusciti a portare via nulla dal capannone, ma hanno rotto le vetrate – spiega invece il titolare della ‘Omas’ di via Lumumba Fabrizio Berselli –, ma si sono introdotti anche nel magazzino e stiamo facendo una sorta di inventario per capire se sia sparito qualcosa. Sicuramente hanno preso le misure, perché hanno fatto il giro delle aziende anche la settimana scorsa».

Preoccupato per gli ingenti danni subiti anche il proprietario della ‘Cobi meccanica’ di via Kennedy: «Hanno provato ad entrare, ma non ce l’hanno fatta, anche perché non c’era più nulla da rubare – racconta –: infatti venerdì scorso una banda ‘mi ha fatto fuori’ ben 300 kg di rame (del valore di 4 euro al chilo) caricandolo sul mio camion, insieme a bronzo e ad altro materiale. Per entrare mi hanno pure sfondato il cancello».

A finire nella ‘rete’ dei delinquenti anche l’azienda ‘Italkero’, dove probabilmente lo stesso gruppo ha sfondato la recinzione, ma senza portare via nulla ed il ‘Mollificio modenese’ sempre di via Kennedy. Anche in questo caso i ladri hanno provato ad entrare forzando le finestre, ma evidentemente i macchinari situati all’interno risultavano troppo ‘impegnativi’ da spostare.

A definirsi «avvelenato e stanco» è poi Gino Cattelletta, titolare della Oma s.r.l di via Kennedy: «Da me sono già passati qualche giorno fa, ma non è detto che io sia ‘esente’ dal prossimo giro. Mi hanno rubato di tutto e disintegrato un portone da cinquemila euro. Qui non ci tutela nessuno – commenta Cattelletta –, le pattuglie non si vedono quasi mai ed avevano già cercato di entrare nella mia azienda per ben tre volte. Non so come mai, però, in questa occasione l’allarme non sia scattato. Non capisco che senso abbia continuare a lavorare, è più la spesa del guadagno».

Ironia della sorte, a rimetterci contemporaneamente, ma ‘fuori città’, è stata anche l’azienda di arredamenti su misura ‘Marchi’, di via Allende. Alcuni dipendenti si trovavano infatti in trasferta a Parma quando, nel corso della pausa pranzo, l’ennesima banda di ladri ha letteralmente svuotato il furgone della ditta, parcheggiato accanto al locale e contenente attrezzature e impianti di refrigerazione per migliaia di euro. Una situazione, quella dei furti in città, che sta gettando nel panico e nella rassegnazione cittadini e titolari delle aziende, che ieri, insieme, hanno chiesto a gran voce alle istutuzioni di studiare ‘strategie’ diverse.