A tre anni dal sisma riapre la Galleria Estense: Modena festeggia con ’Notti barocche’

Ecco il programma della tre giorni di festa dal 29 al 31 maggio FOTO

Le opere custodite

Le opere custodite

Roma, 31 marzo 2015. A tre anni esatti dal drammatico sisma, il prossimo 29 maggio riaprirà la Galleria Estense di Modena (FOTO), uno dei principali musei italiani, inserito dalla riforma del Ministero fra i 20 musei che godranno del regine di autonomia. I lavori di ripristino e di consolidamento dell’edificio, conseguenti al terremoto, sono conclusi e attualmente è in corso il riallestimento della ricca collezione estense, che vanta capolavori come il «Ritratto di Francesco I» del Velazquez e il busto marmoreo dello stesso duca, scolpito da Bernini. Per celebrare il ritorno della Galleria, dal 29 al 31 maggio Modena metterà in scena «Notti barocche», un’allegrezza di luci e di musiche, con giochi scenici, mostre, grandi interpreti e pregiati lezioni, curato dallo team che organizza il Festival Filosofia: fra i protagonisti di questo ‘festival’, tutto a ingresso gratuito, sono attesi anche il pianista Uri Caine, gli storici dell’arte Irving Lavin e Marc Fumaroli, e verranno allestite anche installazioni sceniche e visuali, con opere di Franco Guerzoni e Marco Nereo Rotelli.

Il programma è stata ‘svelato’ oggi in una conferenza stampa a Roma, alla presenza di Sabina Magrini, neo segretario regionale del Ministero Beni culturali per l’Emilia Romagna, Stefano Casciu, già soprintendente per le province di Modena e Reggio, ora direttore del Polo museale toscano (che continuerà a seguire anche la Galleria Estense di Modena fino alla nomina del nuovo direttore), Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, che sostiene il programma, Stefania Cargioli, presidente del consiglio direttivo del consorzio per il Festival Filosofia, e Michelina Borsari, direttore scientifico del festival. Dopo il terremoto, la Galleria presentava gravi lesioni alle pareti, coperture scollegate dai muri portanti, una struttura inagibile e pericolante. «Io stesso con due collaboratori ho spostato subito alcune opere», ha detto Casciu. I lavori, che hanno richiesto un investimento di oltre 760mila euro, coperti quasi interamente dal ministero (con donazioni di 55mila euro da parte di aziende e privati), hanno permesso di ripristinare gli ambienti. Il nuovo allestimento nelle 22 sale permetterà di ammirare 609 opere, di cui 327 dipinti, 40 sculture e 242 oggetti di varia tipologia: saranno presenti anche circa 50 opere in più che non erano mai state esposte, fra cui dipinti di Pesari, Gessi e Gennari, oltre a un corpus di opere modenesi del ‘700, con quadri di Consetti e Vellani.

La Galleria Estense riunisce i capolavori che nel ‘500 ornavano il castello Estense di Ferrara e le altre residenze ducali (come dipinti di Dosso e Battista Dossi, o sculture di Antonio Lombardo), che furono trasportati a Modena con il passaggio della corte, ai prestigiosi dipinti della collezione del duca Francesco I (1629 – 1658), opere di Annibale e Ludovico Carracci, Cima da Conegliano, Scarsellino, Tintoretto e Guercino, pale d’altare di Guido Reni e Leonello Spada, affreschi staccati di Niccolò dell’Abate e Lelio Orsi, e altri tesori di Veronese o Jacopo Bassano. In più si possono ammirare la Madonna col Bambino di Correggio e il Sant’Antonio di Cosmé Tura. Per il nuovo allestimento delle pareti, sono stati scelti tre toni di grigio, «che permettono di esaltare le sontuose cornici di epoca barocca», ha aggiunto Casciu. Per salvaguardare il busto del Bernini è stato realizzato uno speciale basamento antisismico, finanziato in parte con un’operazione di crowdfunding, il contributo degli Amici della Galleria Estense e della Fip industriale di Padova. Anche l’illuminazione è stata in parte rinnovata: led di ultima generazione forniscono luce alla sala dedicata alla pittura emiliana del ‘600, grazie alle donazioni di Chef Express – Gruppo Cremonini e dell’associazione Amici della Galleria Estense. L’editore Franco Cosimo Panini pubblicherà la nuova guida della Galleria, con schede sintetiche di 100 opere selezionate.

Il festival «Notti barocche» vorrà appunto esaltare «il gusto barocco della teatralità e del drapeggio», ha fatto notare Michelina Borsari. I due poli di attrazione saranno il Palazzo Ducale di Modena (oggi sede dell’Accademia Militare) che si potrà visitare: nel cortile d’onore si terranno due importanti lezioni, una di Irving Lavin, massimo esponente internazionale del Bernini (sabato 30, ore 16), e l’altra di Marc Fumaroli, studioso della retorica barocca, sul «Cristo crocifisso e risorto di Guido Reni» (domenica 31, ore 16), oltre a un concerto di Uri Caine, forse il più barocco dei musicisti contemporanei (sabato 30, ore 21). Nell’atrio del Palazzo dei Musei, i visitatori saranno accolti dal gioco scenico «Aspirazioni» di Franco Guerzoni, un omaggio al busto di Francesco I, fra apparizione e sparizione del ritratto. Salendo verso la Galleria, alla Biblioteca Estense e all’Archivio storico comunale si potranno visitare due mostre sulle «Allegrezze barocche», che documentano gli esuberanti spettacoli che si tenevano nel ‘600. Al calar della sera, in piazza Sant’Agostino l’artista Marco Nereo Rotelli realizzerà «Luce infinita», una fantasmagorica macchina di luce contemporanea. Nella sede della Galleria Estense si terranno numerose visite guidate, e domenica 31 alle 11 un concerto per violino barocco, dulciana e clavicembalo, con l’Ensemble Aurora. Info, www.nottibarocche.it