«Azienda rivale spiava i nostri dati»: denuncia contro dipendente infedele

Fiorano, la Gmm ha avvertito i carabinieri. Aperta un’inchiesta

La sede della Gmm a Fiorano.  In piccolo Attilio Milani

La sede della Gmm a Fiorano. In piccolo Attilio Milani

Fiorano (Modena), 21 luglio 2016 - Grazie alla compiacenza di un dipendente infedele, un ‘pirata’ di un’azienda concorrente si sarebbe intrufolato nella banca dati della Gmm razziando dati commerciali top secret utilizzandoli poi per soffiarle via clienti e fornitori. Indagine della procura di Bologna su un caso di spy-story industriale: vittima degli illeciti è la società Gmm Trasmissioni meccaniche srl, impresa familiare storica del territorio con 40 dipendenti, condotta dalla famiglia Milani che ha denunciato la vicenda ai carabinieri di Fiorano guidati dal maresciallo Lorenzo Mosto.

Stando agli estremi contenuti nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore di Bologna Scandellari, attraverso una ‘talpa’ interna, un’azienda concorrente con sede nel Reggiano è riuscita ad avere accesso agli archivi elettronici della Gmm «acquisendo importanti dati commerciali riservati, altrimenti preclusi, grazie ai quali non solo ha contattato e si è proposta a clienti e fornitori di Gmm, ma ha altresì elaborato e comunicato offerte commerciali dirette ed idonee al loro accaparramento o comunque ad interrompere il rapporto in essere con Gmm a proprio vantaggio».

In pratica utilizzavano le informazioni per formulare contro-proposte commerciali ai clienti e fornitori della Gmm per indurli a preferire loro invece della società fioranese. La magistratura ha già eseguito perquisizioni e sequestri di materiale presso gli indagati.

La concorrenza sleale sarebbe andata avanti per diverso tempo, tanto che il responsabile dell’azienda Attilio Milani sottolinea come «sia ancora presto per tirare le somme dei danni, perché ancora si prolungano gli effetti dei reati perpetrati. Occorre anche verificare se i clienti ed i fornitori della Gmm, loro malgrado coinvolti nell’attività criminosa altrui, intendano prendere le distanze dai colpevoli mettendo nelle condizioni i nostri dipendenti di operare al meglio».

La Gmm si dice fiduciosa «che il mercato censuri nei fatti condotte illecite ed illegittime, quali quelle perpetrate, arrivando ad espellere e comunque isolare l’operatore che non sappia concorrere secondo correttezza e nel rispetto della legge», mentre Milani fa presente che «in tanti anni di attività ha capito che è la correttezza dell’operare che vale, anche perché chi agisce nell’illegalità, lo fa anche con i propri clienti e fornitori e nessuno di questi ha interesse ad operatori di questo tipo».