Granarolo di Soliera, ok dei lavoratori all'accordo per il rilancio del sito

Con il piano, come comunicano la Flai-Cgil e della Uila-Uil, "si salvaguardano i 30 esuberi previsti inizialmente" dopo lo stop alla produzione dell'Estathè

Soliera (Modena), 1 agosto 2014 - Arriva l'ok dei lavoratori della Granarolo di Soliera, in provincia di Modena, all'ipotesi di accordo per il rilancio del sito dopo l'addio alla produzione dell'Estathe'. Intesa in base alla quale, spiega una nota della Flai-Cgil e della Uila-Uil, risultano "salvaguardati i 30 esuberi previsti inizialmente". Le assemblee dei lavoratori, riferiscono i sindacati, si sono concluse ieri sera e l'ipotesi di accordo, sottoscritta il 28 luglio al termine di un confronto iniziato a maggio, e' passata a maggioranza. La disdetta da parte di Ferrero della commessa per la produzione dell'Estathe' "avrebbe avuto ricadute occupazionali pesanti, oltre a porre dei problemi di sostenibilita' economica futura - ricordano Flai e Uila - di uno stabilimento che conta attualmente circa 200 addetti".

L'accordo, invece, "prevede la conferma degli investimenti previsti, investimenti aggiuntivi per la riconversione della linea ex the' alla produzione di prodotti a base di latte - si legge nella nota - un piano formativo di ricollocazione di tutti gli esuberi nell'area latte, una disponibilita' alla ricollocazione di lavoratori su altri siti e una mobilita' volontaria".

Sono inoltre previsti, "all'interno della flessibilita' contrattuale, moduli organizzativi settimanali variabili di bassa, media e alta produzione - spiegano le sigle di categoria - per la gestione della variabilita' delle produzioni del mercato lattiero-caseario, sempre piu' dipendente dalle promozioni e dai tempi della Grande distribuzione organizzata". L'intesa "pone le basi per la sostenibilita' economica del sito - dichiarano Daniela Pellacani (Flai) ed Ennio Rovatti (Uila) - e tutela l'occupazione in un territorio fortemente colpito dalla crisi. Si conferma anche un importante percorso di tutela per parte dei lavoratori interinali".

(Fonte Dire)